Figlio dall'allievo, il giudice dice no al rito abbreviato (e allo sconto di pena)

Si procederà con il rito immediato, come voleva la Procura

Il marito della operatrice sanitaria accusata di violenza con i suoi avvocati (Attalmi)

Il marito della operatrice sanitaria accusata di violenza con i suoi avvocati (Attalmi)

Prato, 13 giugno 2019 - Niente rito abbreviato (e relativo sconto di un terzo della pena in caso di condanna) ma processo ordinario con rito immediato e prima udienza dal 1° luglio. Lo ha deciso il giudice Francesco Pallini di Prato nel procedimento a carico della donna 31enne imputata di violenza sessuale e atti sessuali sul 15enne al quale dava ripetizioni di inglese e da cui ha avuto un figlio.

Il giudice ha accolto un'eccezione della parte civile presentata due giorni fa, relativa alla mancanza di una procura speciale. La circostanza vanifica la celebrazione del processo abbreviato come chiesto dalla difesa. Dunque ci sarà un giudizio immediato - senza filtro dell'udienza preliminare ma direttamente a processo - come voleva la Procura della Repubblica.

Con la donna verrà processato il marito, imputato di falsa attestazione di stato (disse di esser lui il padre del neonato). Fuori dal tribunale la coppia non ha fatto dichiarazioni mentre un difensore, Massimo Nistri, ha detto di "non voler commentare la decisione, arrivata nonostante la produzione di tutta la documentazione richiesta per effettuare un processo con rito abbreviato".

La donna è entrata insieme al marito in tribunale per assistere all'udienza.