LAURA NATOLI
Cronaca

Ditta fallisce e lascia sul lastrico 28 operai "Soldi fatti sparire": imprenditore in manette

Generoso, ex amministratore della Donatello Group, finisce ai domiciliari per bancarotta fraudolenta. Indagate altre dieci persone

di Laura Natoli

PRATO

Decisero di chiudere l’azienda da un giorno all’altro lasciando per strada 28 operai. Ci fu pure un tentativo di mediazione con i sindacati che si misero nel mezzo e riuscirono a portare gli operai a un incontro in Regione. Ma tutto fu vano. La ditta chiuse nel 2018 e gli operai rimasero senza lavoro con le ultime mensilità ancora da riscuotere. L’azienda era la "Donatello Group" che opera nel settore immobiliare e delle costruzioni. Da quel fallimento sono partite le indagini della procura di Prato che si sono concluse nei giorni scorsi portando ieri all’arresto dell’allora amministratore delegato dell’azienda, Francesco Generoso, noto immobiliarista pratese di 62 anni. Insieme a lui sono indagate altre dieci persone fra soci e componenti del collegio sindacale (alcuni sono parenti di Generoso).

L’uomo è ai domiciliari da ieri come disposto dal gip Francesco Pallini su richiesta del pm Vincenzo Nitti. Il gip ha invece rigettato la richiesta di misura cautelare per gli altri dieci indagati che restano comunque iscritti nel registro degli indagati. Le indagini sono state portate avanti dai finanzieri di Prato. Gli accertamenti sulla Donatello Group sono partiti nel 2019 su delega della procura in seguito a una serie di segnalazioni arrivate in seguito al fallimento della società che aveva sede in viale Montegrappa e che operava fra Prato, il Mugello e Firenze.

Secondo quanto emerso dalle indagini dei finanzieri, l’amministratore unico, Generoso, insieme ad alcuni soci e componenti del collegio sindacale, avrebbe distratto dal patrimonio dell’azienda fallita, senza che vi fosse alcuna utilità per la ditta in crisi, un ramo d’azienda e la la quasi totalità del patrimonio netto, facendoli confluire – mediante un’operazione di scissione – in un’altra azienda. Azienda che però sarebbe stata riconducile alla stessa gestione della Donatello group. In sostanza i soci avevano portato via il ramo di azienda "sano" e gli utili in modo da sottrarre ai creditori ingenti somme di denaro. Fra questi c’erano anche i 28 dipendenti (tutti con famiglie a carico) che per quattro mesi non hanno ricevuto gli stipendi e che, da un giorno all’altro, si sono visti messi alla porta senza neppure riceve ammortizzatori sociali. Molte le ipotesi di reato contestate ai dieci indagati: si va, a vario titolo, dalla bancarotta fraudolenta, alle false comunicazioni sociali, all’autoriciclaggio e all’omesso versamento di ritenute Irpef, per un totale complessivo di oltre sette milioni di euro.

La Guardia di finanza ha inoltre sottoposto a sequestro preventivo i beni di Generoso tra cui un immobile, un’autovettura, un motociclo, soldi e oggetti di valore per un totale di circa un milione e centomila euro. Generoso sarà interrogato dal gip nei prossimi giorni. La vicenda risale al marzo del 2018 quando i dipendenti fecero diverse manifestazioni di protesta per portare all’attenzione delle istituzioni la grave situazione in cui si trovavano. "Siamo stati abbandonati e siamo rammaricati perché la Donatello ha grandi potenzialità e tante commesse da portare avanti", spiegarono all’epoca alcuni degli operai. "Non possiamo essere dimenticati, si tratta di 28 famiglie che da mesi sono senza stipendio. E senza un ammortizzatore sociale". I lavoratori raccontarono di aver avuto rassicurazioni dallo stesso Generoso in quanto la dirigenza era in trattativa per cedere l’azienda a un importante imprenditore romano. Cessione che non è mai avvenuta lasciando sul lastrico le 28 famiglie.