Le estati pratesi di David Sassoli. Guiderà il Parlamento europeo

La mamma del neoeletto presidente del parlamento europeo abitava a Galciana

David Sassoli

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Prato, 4 luglio 2019 - Il neoeletto presidente del Parlamento Europeo, David Maria Sassoli, è per metà pratese. O quasi. Sembrerà strano, e in effetti il destino a volte, specie quando di mezzo ci sono questioni di cuore, strano lo è davvero. In realtà Sassoli, giornalista, conduttore televisivo e parlamentare europeo del Pd, è nato a Firenze nel 1956 e poi ha consolidato la sua carriera da giornalista a Roma, dove nel frattempo si era trasferito con la famiglia. Il padre Mimmo, fiorentino colto e riservato del gruppo che ruotava attorno a Giorgio La Pira e Nicola Pistelli, e direttore de Il Popolo e de La discussione, si sposò con la madre di David. Ed è qui che la strada dell’attuale presidente del Parlamento Europeo si incrocia con la nostra città.

La signorina Ghelardi, infatti, era originaria di Galciana e viveva, all’epoca, in via Matteo degli Organi. Dopo le nozze, per seguire la carriera del marito, la signorina Ghelardi (diventata signora Sassoli) si trasferì a Roma, ma sua madre, la nonna di David, Eunice Gori, rimase sempre ancorata alle radici pratesi e si trasferì da Galciana in via Macchiavelli.

Adesso, purtroppo, entrambe non ci sono più. «Durante una delle tante visite che David Maria Sassoli ha fatto a Galciana durante le campagne elettorali degli anni passati sono stato io personalmente a comunicargli che il consiglio della Pro Loco del quartiere aveva deciso di farlo socio onorario dell’associazione», commenta Sauro Giuseppe Bessi, ex presidente della Pro Loco di Galciana e memoria storica del quartiere. «Abbiamo ricordato insieme le sue origini e ha anche raccontato delle tantissime estati trascorse da sua nonna materna, in viale Borgo Valsugana. Sassoli ha da sempre un legame importante con la nostra città e forse a Galciana ha ancora qualche parente alla lontana, qualche bis o tris cugino. Quindi, da quasi compaesani, non possiamo fare altro che fargli un grande in bocca al lupo per questa carica così prestigiosa che ha appena ricevuto e dirgli che lo aspettiamo presto, appena potrà e vorrà tornare a Prato».