REDAZIONE PRATO

Da via Mazzini al resto del centro. Serrande dipinte contro il degrado: "I fondi sfitti come tele di quadri"

Dal 7 al 20 dicembre sette artisti dipingeranno le saracinesche di negozi in via del Serraglio, via Magnolfi, via Santa Margherita, via dell’Accademia, via dell’Angiolo. Blasi: "Modo per riappropriarsi dello spazio urbano".

In via Mazzini. Lauraballa,. Benedetta Squittieri, Diego Blasi,. Matteo Marianeschi e Ludovica Rosati

In via Mazzini. Lauraballa,. Benedetta Squittieri, Diego Blasi,. Matteo Marianeschi e Ludovica Rosati

Il centro prova a rialzare la testa e lo fa battendo il degrado con l’arte. L’obiettivo è mettere una pennellata di colore là dove i fondi sfitti e polverosi consegnano una brutta immagine della città. Un progetto dall’anima semplice, che però vuole essere un primo importante passo verso quell’attenzione di cui il centro e le periferie hanno bisogno.

Dal 7 al 20 dicembre sette artisti, in accordo con i proprietari, dipingeranno le saracinesche di negozi e fondi in via del Serraglio, via Magnolfi, via Santa Margherita, via dell’Accademia e via dell’Angiolo per la seconda edizione di ’Coni Art, arte come segno di rinascita’, minifestival ideato dall’artista Lauraballa, in collaborazione con il Comune e le associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio. La prima edizione di Coni Art, che prende il nome dai coni colorati dei filati tipici della produzione tessile pratese, è stata realizzata in via Mazzini.

"Questa è la prosecuzione del progetto avviato in via Mazzini - afferma l’assessore al centro storico Diego Blasi -. E’ uno strumento che crea delle opportunità e che in qualche modo si riappropria di uno spazio urbano, perchè noi riteniamo che l’arte e la cultura possano innescare la rigenerazione urbana anche in aree che necessitano di maggiore attenzione".

Gli artisti coinvolti sono Caterina Betti, Enzo Correnti, Murat Önol, Gibo, Pier Giorgio De Pinto, Rinascimento Punk, Alberto Tognetti e lavoreranno su sette serrande messe a disposizione dei proprietari dei locali chiusi: "Progetti come questo contribuiscono in maniera importante a cambiare il volto del contesto urbano in cui si inseriscono e il nostro obiettivo è ravvivare tutte le zone del centro storico", aggiunge l’assessore allo sviluppo economico Benedetta Squittieri. Le serrande dei negozi sfitti diventano tele per quadri che andranno ad abbellire le vie meno frequentate: un primo passo che porterà nel 2025 ad un nuovo progetto sulla scorta di Pop up lab, che nel 2017 grazie a incentivi economici, ridette vita alle aperture di locali nelle vie Muzzi e del Serraglio. L’idea che il Comune intende mettere a terra per il prossimo anno è simile e prevede incentivi a chi deciderà di investire in attività non solo commerciali, ma anche siciali e artistiche.

"Il nostro auspicio è che il 2025 possa vedere un ulteriore prosieguo del progetto che può essere un modello di rivalorizzazione delle aree del centro storico bisognose di interventi di riqualificazione e non solo", aggiunge Matteo Marianeschi.

"Crediamo - dichiara Ludovica Rosati, Confesercenti Prato - fermamente che un ambiente urbano curato e vivace contribuisca a migliorare la qualità della vita e a incentivare il turismo e l’economia locale".

Silvia Bini