REDAZIONE PRATO

Curzio Malaparte. La Liberazione e la Linea Gotica

Oggi in Roncioniana l’incontro con Bernardi e Lucarelli: il 1944 nelle parole dello scrittore .

Come capitano degli alpini del nuovo esercito italiano, Malaparte svolgeva compiti di ufficiale di collegamento con il quartier generale della V armata americana

Come capitano degli alpini del nuovo esercito italiano, Malaparte svolgeva compiti di ufficiale di collegamento con il quartier generale della V armata americana

Estesa dal versante tirrenico a quello adriatico dell’Appennino, su un fronte di oltre 300 chilometri, la Linea Gotica a fu l’ultimo importante baluardo della difesa tedesca che le forze alleate affrontarono prima della Liberazione dell’Italia. Fu un impegno bellico che si sviluppò dall’agosto del 1944 al 21 aprile del 1945, e vide anche il concorso dei militari del nuovo esercito italiano. L’Appennino ToscoRomagnolo fu la base per le decisive battaglie che portarono gli Alleati a Bologna. Ma prima, tra agosto e settembre, erano state liberate anche Prato e Firenze. In una serie di articoli per il quotidiano comunista “L’Unità”, e poi in un memorabile capitolo del romanzo La pelle, Malaparte aveva raccontato di aver partecipato anche lui, armi in pugno, alla liberazione della città. Come capitano degli alpini del nuovo esercito italiano, svolgeva in realtà compiti di ufficiale di collegamento con il quartier generale della V armata americana. Qualche dubbio sorge quando, proseguendo nel racconto, aveva scritto che insieme a un ufficiale americano e uno canadese aveva attraversato l’Arno a Lastra a Signa e risalendo le sponde del Bisenzio era arrivato a Filettole, mentre le ultime retroguardie tedesche presidiavano ancora la città. All’alba del giorno successivo, si era reso conto che i tedeschi non intendevano difendere la città ma si stavano ritirando verso l’Appennino, e quindi era inutile che l’aviazione alleata effettuasse un altro, micidiale bombardamento.

Era felice perché così si sarebbero salvate dalle bombe la Salomè di Filippo Lippi, i putti del pergamo di Donatello e gli altri monumenti della sua città natale. Di queste vicende parleranno dal punto di vista militare lo storico Niccolò Lucarelli e da quello letterario Walter Bernardi, presidente dell’Associazione Curzio Malaparte pratese nel mondo, in occasione dell’incontro Malaparte, la Liberazione e la Linea Gotica che si terrà questo pomeriggio dalle 17 alla Biblioteca Roncioniana. L’ingresso è libero.