La voce rispecchia fedelmente quella reale, e tra l’altro viene tradotta in qualsiasi lingua del mondo in base all’esigenza del momento. I movimenti del volto sono realistici e vanno in simultanea con la pronuncia delle parole. Insomma non ci sono elementi che possano fare destare sospetti: in realtà però la persona in video dall’altro capo della conversazione è un avatar. E’ bastato un semplice video, ideato e proiettato per fare capire quanto possa essere pericoloso il mondo del web senza le adeguate precauzioni, per mostrare come si possa in un attimo incappare nell’incubo delle frodi informatiche. A organizzare un convegno sulla cybersecurity a PrismaLab è stata Sirius, operatore di telecomunicazioni del territorio, con sedi a Prato, Quarrata e a Nuoro. Il video con gli avatar dei soci della stessa Sirius e di Ai Fabric, è stato solo un esempio dei tentativi di frodi informatiche ai danni delle imprese del territorio. Un fenomeno in costante aumento e che porta anche a cospicue richieste di riscatto per riavere indietro i dati. Un altro esempio? Quello della mail che ruba i dati. Il messaggio di posta elettronica arriva da un indirizzo attendibile, il click avviene quasi spontaneamente per leggerne il contenuto, e i dati vengono rubati in pochi istanti. Si parla di furti di informazioni sensibili: fatture, contratti stipulati con i clienti, anagrafe aziendale. Le cifre per il riscatto si aggirano almeno sui 5.000 euro e vanno a salire in base alla grandezza dell’azienda e all’importanza dei contenuti rubati.
E come spiegato dagli stessi esperti di sicurezza digitale "senza un sistema di backup attivo e pienamente funzionante, che consente in pochi minuti di recuperare tutto il materiale, l’unica alternativa per tornare in possesso dei dati è quella di pagare il riscatto". Il convegno di Sirius ha visto la partecipazione delle istituzioni territoriali e toscane, ma anche di aziende di scala nazionale come Estra, Tt Tecnosistemi, e Ai Fabric, e di player internazionali come Huawei. "Abbiamo messo insieme una serie di esperti del settore della sicurezza informatica per dare la possibilità alle imprese locali di capire l’importanza di investire in cybersecurity – spiegano Simone Bongi e Riccardo Burrai, Ceo e Cto di Sirius -. E’ stato un modo per mostrare con chiarezza quelli che possono essere i rischi e al contempo conoscere tutte le ultime tecnologie a disposizione per mettere al riparo i propri dati sensibili aziendali". Altro elemento di riguardo è stata la partecipazione al convegno di Alexandre Grandeaux, Cto di Hauwei Enterprise Italy che ha parlato di sicurezza applicata alle reti per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Un intervento nel corso del quale il rappresentante del colosso internazionale ha raccontato le ultime tecnologie in fase di sviluppo, dato gli indirizzi per il futuro e confermato l’interesse dell’azienda nell’investire sul territorio di Prato e in quello toscano.