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Cresce il disagio giovanile "Piano per la prevenzione"

Società della salute in campo: "Abbiamo già percorsi di recupero per i minori. Adesso bisogna intervenire sull’escalation post pandemia. Presto nuovo bando" .

Cresce il disagio giovanile "Piano per la prevenzione"

"Stiamo lavorando per mettere a punto un progetto che abbia come cardine la prevenzione del disagio giovanile. E’ una emergenza sulla quale siamo sollecitati da vari fronti". Così Lorena Paganelli, direttrice della Società della Salute area pratese, alla luce delle perquisizioni effettuate da carabinieri e polizia su delega della Procura minorile di Firenze nei confronti diuna dozzina di ragazzini, tutti minorenni che avrebbero preso parte alla violenta aggressione avvenuta il 21 febbraio scorso ai giardini di via Colombo. Una rissa dalla violenza inaudita consimata a colpi di martello ai danni di un coetaneo quattordicenne finito poi al Meyer, dove è stata sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa. Una aggressione a seguito della quale i genitori del ragazzino che ha rischiato davvero grosso hanno presentato denuncia, facendo scattere le indagini e adesso le perquisizioni. La zuffa sarebbe avvenuta il giorno dopo un’altra lite, scoppiata nei giardini di via Boito: protagonisti ragazzini tra i 14 e i17 anni, sia italiani che cinesi. Motivo di così tanta violenza? A quanto pare "futili motivi" ancora da definire e sui quali le forze dell’ordine mantengono il massimo riserbo, ma non tanto futili, evidentemente agli occhi degli attori degli episodi di violenza brutale. "I minori che hanno manifestato motivi di disagio e segnalati sia dalle forze dell’ordine che dal tribunale, sono già seguiti dalla Società della Salute insieme all’Asl Centro con percorsi mirati di recupero - spiega Paganelli - Adesso il bando che uscità a breve si incentra sulla necessità di porrre un fermo all’escalation di violenza minorile, esplosa nel periodo post-pandemia. Durante l’isolamento causata dal covid, i giovanissimi hanno vissuto una profonda solitudine per mancanza di momenti di aggregazione culturale, scolastica e sportiva come pure di confronto e dialogo. A supporto di questa situazione abbiamo gli esiti di alcuni studi".

Delle problematiche dei ragazzi e delle loro famiglie se ne è occupata l’indagine "Ti presento Prato", realizzata da Retesviluppo e Forum delle Associazioni Familiari di Prato con la collaborazione del Comune di Prato. Tra i risultati è emersa una generale difficoltà dei giovani pratesi rispetto al presente e alla loro quotidianità, in termini di soddisfazione per la vita. I ragazzi sembrano aver accusato le conseguenza della pandemia, che ha penalizzato la pratica di sport e che ha avuto anche un impatto negativo sulla loro salute psichica, come riferisce quasi il 18%. Infine gli studenti chiariscono che sono soddisfatti della propria salute (più del 60%), delle relazioni di amicizia (più del 55%) e delle relazioni familiari (più del 50%), ma che sono insoddisfatti soprattutto per la qualità del tempo libero e per la situazione scolastica.

Sara Bessi