La tempestività dell’avvocato e l’applicazione delle disposizioni contenute nell’articolo 72 della Legge fallimentare hanno fatto sì che la socia di una cooperativa, messa in liquidazione, abbia potuto vedersi ridurre il mutuo ipotecario di circa 200.000 euro. I fatti risalgono al 2017 ed il lieto fine è arrivato a gennaio sulla scrivania dell’avvocato Laura Bonarini, esperta di materia immobiliare e contenziosi con banche e società cartolarizzate. La questione è legata alla costruzione di alcune case in zona via Marie Curie ad opera di una società cooperativa. Quest’ultima aveva proceduto all’assegnazione degli alloggi ai soci. Purtroppo il contratto definitivo non è stato mai siglato per inadempienza della medesima società. L’assegnataria si è rivolta all’avvocato Bonarini per evitare di perdere tutto: il legale ha proposto subito domanda giudiziale di esecuzione al tribunale di Prato. Domanda notificata alla società cooperativa e trascritta all’agenzia del territorio.
Sono trascorsi pochi mesi, quando a settembre 2017 la società cooperativa è stata messa in liquidazione coatta amministrativa. E’ stato quel passaggio in più effettuato in tempi rapidissimi, la trascrizione immediata della domanda giudiziale, che ha legato le mani al liquidatore. Quest’ultimo non ha potuto sciogliersi dal rapporto contrattuale, come prevede la legge fallimentare. La cliente aveva versato una somma di denaro a saldo ed era stata iscritta l’ipoteca sul complesso edilizio. Ad una nuova società cartolarizzata è stato ceduto il credito ipotecario per oltre 200.000 euro. L’avvocato ha trovato un accordo con la società cartolarizzata per circa 30-40.000 euro. Mancava un ultimo tassello: l’autorizzazione per la procedura seguita dalla legale da parte del Ministero dello sviluppo economico. Il Mise ha detto sì: la proprietaria ha potuto ridurre il mutuo ipotecario di circa 200.000 euro e procedere col trasferimento di proprietà.
Sa.Be.