
In 1800 per sei posti da maestri
Prato, 21 gennaio 2016 - Una schiera di docenti composta da precari, disoccupati, giovani e meno giovani. Tutti con la speranza di rientrare tra i 700 che poi avranno accesso al concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 6 istruttori educativi. Davanti all’ingresso dell’istituto Gramsci Keynes però sono quasi 1800 gli insegnanti in attesa di sostenere la prova preselettiva. Provengono da tutta Italia, qualcuno trascina una valigia, altri hanno dei fogli in mano e ripassano le ultime cose. Domenico Toppi è arrivato da Napoli, un’altra insegnante è partita addirittura da Ragusa. «Al sud la situazione è molto complicata – spiegano – gli asili nido comunali sono pochissimi e ci sono tanti insegnanti: quando vengono fatti questi concorsi conviene sempre provare, anche se vanno via diversi soldi per il viaggio».
Nelle parole dei concorrenti c’è tanta amarezza per una situazione diventata «insostenibile», come la definisce Romilda Marzari che insegna a Prato da dieci anni: «Sono una docente precaria GaE infanzia e primaria, ho scelto di non partecipare al piano di assunzione B e C perché in dieci giorni sarei dovuta partire verso destinazione ignota, lasciando a casa due figli piccoli e un compagno disoccupato, alla fine si rischia davvero di doversi rivolgere alla Caritas...». Elena Fanti rincara la dose: «Siamo stufe di essere sballottate da una scuola all’altra a forza di supplenze: altro che buona scuola, ci metterei Renzi in classe, così almeno si rende conto di cosa vuol dire».
Anche per chi insegna nel privato le cose non vanno meglio: «Si lavora di più e si hanno stipendi minori, ci sono sempre meno posti e sempre più precari», sostengono Enrica Tavilla e Simona Falanga. Nell’attesa di entrare, si parla anche della prova: «Non sappiamo di preciso su cosa verterà – spiega Sandra Vanni, insegnante pratese a tempo determinato – nel bando non c’erano indicazioni, sappiamo solo che ci saranno domande di cultura generale».
Intanto fuori si gela e le temperature sfiorano lo zero. Ma fino alle 15,30, l’orario fissato per l’inizio della prova, nessuno può entrare: è la prassi. Così i candidati aspettano fuori, in attesa di essere smistati nelle 65 aule dell’istituto. Tra la folla degli insegnanti c’è anche una docente con il passeggino che tiene in braccio una bimba di tre mesi, per lei viene fatta un’eccezione. «Sono precaria da 16 anni ormai – rivela – anche se nel frattempo ho svolto altri lavori. Il problema è che ora molte scuole materne vengono date in gestione alle cooperative, con stipendi davvero risicati per noi insegnanti, soldi che se ne vanno solo per pagare la babysitter. E così diventa davvero dura... Non sono molto fiduciosa, di concorsi come questo ne ho fatti fin troppi...».
Dei quasi 1800 candidati che hanno sostenuto la prova preselettiva di ieri pomeriggio , 700 saranno ammessi alla successiva prova d’esame. I risultati saranno pubblicati entro venerdì 29 gennaio sul sito internet del Comune di Prato, all’indirizzo: www.comune.prato.it/lavoro/concorsi. Sul sito saranno anche comunicati data, luogo ed ora di svolgimento della prova scritta. I posti in palio sono solamente sei.