Anche tra i negozianti sale la preoccupazione per l’escalatione di violenza. "A nostro avviso – sottolinea il presidente di Confesercenti Stefano Bonfanti – alla luce della grave situazione che persiste soprattutto nella zona di via Santa Trinita ma anche in altre zone del centro e delle frazioni, è necessario che le Istituzioni organizzino un presidio fisso delle forze dell’ordine prendendo ad esempio di quanto fatto in piazza San Domenico in collaborazione con la polizia municipale e altre associazioni, e laddove ne ricorrano le condizioni, si prendano provvedimenti verso quelle attività che sono ricettacolo di soggetti che alterano l’ordine pubblico".
Le associazione dei commercianti sono preoccupate per il clima che si sta diffondendo dopo gli ultimi episodi accaduti in via Santa Trinita e piazza delle Carceri: "Abbiamo apprezzato la volontà di dare risposte alla cittadinanza ma purtroppo la realtà è che questi episodi di violenza se pur molto diversi l’un l’altro continuano a danneggiare e preoccupare i commercianti". Alza la voce Gianluca Spampani, presidente di Confcommercio: "Sul fronte della mancanza di sicurezza, a Prato è stato decisamente passato il limite. La cronaca nera più recente non fa che confermare la gravità di una situazione che avevamo commentato soltanto pochi giorni fa, quando una autorevole classifica aveva collocato la città al 7° posto in Italia per indice di criminalità. Bisogna aumentare subito il presidio da parte delle forze dell’ordine. È chiaro come questa dinamica di attuale pericolo stia esasperando le attività dei settori che rappresentiamo, spesso prese di mira, così come i clienti e i turisti, che devono trovarsi a convivere con un clima che è diventato insostenibile. Qui è in gioco il diritto stesso al lavoro da parte delle aziende. L’unica e più rapida soluzione non può allora che essere quella della deterrenza attiva, mediante un accrescimento del presidio di strade e piazze da parte delle forze di polizia e dell’Esercito".