REDAZIONE PRATO

Collezione degli Alberti All’asta, ma con vincolo

I liquidatori dell’ex BpVi mettono in vendita Bellini, Caravaggio, Filippo Lippi. Un atto dovuto. Valore stimato 60 milioni e le opere devono restare dove sono

I dipinti e le sculture della collezione della Galleria degli Alberti sono ufficialmente all’asta. I commissari liquidatori della Banca Popolare di Vicenza hanno messo in vendita tutte le opere d’arte di proprietà dell’istituto bancario miseramente finito in liquidazione coatta amministrativa nel 2017: le offerte dovranno essere presentate entro il 28 febbraio. Nell’avviso si precisa che sulle opere un tempo appartenute alla Cassa di risparmio di Prato pesa un doppio vincolo imposto dalla Soprintendenza: non possono essere divise, né lasciare Palazzo degli Alberti, la loro collocazione originaria. Sono un unicum intoccabile e devono restare a Prato.

La messa in vendita da parte dei liquidatori è un atto dovuto: i ricavi dalla cessione dei beni della Popolare di Vicenza saranno destinati ai molto parziali risarcimenti dei risparmiatori traditi dalla banca, compresi i tanti pratesi. Ma chi può avere interesse all’acquisto se le opere devono restare tutte dove sono? Lo Stato può vantare un diritto di prelazione: sceglierà il ministero dei beni culturali di comprare i dipinti? C’è poi Intesa Sanpaolo, proprietaria di Palazzo Alberti, ma non dei capolavori che custodisce. Potrebbe essere l’unico acquirente davvero interessato all’operazione. Chissà.

La straordinaria Crocifissione di Giovanni Bellini, la Coronazione di Spine di Caravaggio, la Madonna col Bambino di Filippo Lippi, le sculture di Lorenzo Bartolini, il barocco toscano con le opere di Matteo Rosselli, Jacopo Vignali, Giovan Battista Vanni, Francesco Furini, Carlo Dolci, Cesare, Vincenzo e Piero Dandini, Livio Mehus: le stime dei periti assicurativi parlano di un valore complessivo di oltre sessanta milioni di euro, di cui un terzo solo per il capolavoro di Bellini, che Antonio Paolucci definì "uno dei più commoventi dipinti al mondo".

C’è ancora da aspettare. L’esito dell’asta, ma anche l’ultima puntata della vicenda giudiziaria. Sul doppio vincolo imposto dalla Soprintendenza i curatori fallimentari della BpVi avevano presentato un ricorso al Tar, respinto a fine 2020, cui era seguita una richiesta d’appello al Consiglio di Stato, anche questa rigettata lo scorso maggio. Ora la parola tocca al terzo grado di giudizio, il Consiglio di Stato a sezioni unite, a cui anche il Comune, con gli Amici dei Musei e la Fondazione Cassa di risparmio si sono rivolti, a tutela del patrimonio della città. Non resta che attendere anche il giorno in cui quei dipinti potranno essere ammirati di nuovo dai pratesi e dai turisti che prima o poi torneranno, nello splendido allestimento della Galleria di Palazzo Alberti realizzato da Banca Intesa Sanpaolo. Speriamo di rivederli presto i colori magnifici di Bellini, Caravaggio, Filippo Lippi. Difesi dai vincoli, sgravati dai contenziosi, fruibili per la città.

an.be.