
Circolo Arci salvato dai consiglieri. Pizzeria, giardino estivo e serate: "Il Cherubini è la casa di Grignano"
Non hanno nessuna intenzione di alzare bandiera bianca alla casa del popolo di Grignano, un pezzo di storia della città lungo 75 anni, che i tredici consiglieri con in testa la presidente Sara Lenzi adesso vogliono rilanciare. Il Covid, i clienti che diminuiscono, le bollette che aumentano non scoraggiano il consiglio intenzionato a riportare il circolo ai fasti di un tempo.
Del resto la casa del popolo di via Onorato Bambini è stata teatro di grandi serate di musica, ha accolto i big dell’epoca Albano, Caterina Caselli, Fausto Leali e i Pooh che si sono esibiti davanti ai pratesi nel giardino del circolo rimasto per troppo tempo nel dimenticatoio. Una storia gloriosa che con l’inizio dell’estate vuole ripartire proprio dall’apertura dello spazio esterno per trascorrere serate in compagnia, dal grande salone che in inverno ospiterà serate di ballo oltre che feste private dei cittadini che vorranno partecipare al rilancio di questo pezzo di storia cittadina.
C’è tutto questo nelle intenzioni e nella forza di volontà dei consiglieri che da quando l’ex gestore si è tirato indietro, invece di tirare giù la saracinesca si sono rimboccati le maniche per tirare avanti il bar e lasciare aperta la casa del popolo in attesa di trovare un assetto definitivo. Impegno in prima persona come quello di Carmine Potenza che insieme a amici del quartiere e ai consiglieri sta tirando a lucido il giardino e acquistando le attrezzature perché torni ad essere il luogo che era un tempo.
"Qui ci sono cresciuto, ero un bambino alto poco più di un metro quando venivo al circolo e adesso ho 70 anni – dice Potenza con orgoglio –, sono molto legato a questo luogo, e come me siamo in tanti a provare affetto". Le spese sono tante, ma con la pizzeria a pieno regime e il bar, gli incassi dovrebbero tornare in attivo e il bilancio del circolo non essere più in rosso.
"Solo di gas, luce e acqua ogni mese spendiamo 3mila euro, ma siamo fiduciosi, faremo una grande stagione estiva per quanti vorranno venire a trascorrere le sera nel nostro spazio", dice. Prato ha una grande tradizione di circoli Arci, che ancora oggi, al tempo dell’intelligenza artificiale, sono luoghi preziosi dove poter uscire dalla solitudine, dove poter prendere parola, dove stare in compagnia. La presenza capillare dei circoli Arci nel territorio è legata alla storia della Resistenza. Basti pensare che i circoli della prima generazione, ovvero quelli nati nel dopoguerra, sono stati fondati dai partigiani e la maggior parte di questi spazi porta il nome, indelebile, di un compagno caduto in battaglia o nei campi di concentramento come appunto nel caso del circolo Bruno Cherubini, il giovane pratese che il 7 marzo del 1944 venne catturato durante i rastrellamenti in piazza San Francesco e deportato nel lager di Ebensee, dove morì appena tre mesi dopo.
Un circolo che porta un nome importante, che ha vissuto una stagione di fasti e che adesso, seppur con le ossa rotte dal Covid e dagli affari che non girano più come un tempo, ha ancora braccia e menti volenterose per essere risollevato e non lasciare Grignano orfano della sua storica casa del popolo.
Silvia Bini