REDAZIONE PRATO

Cinque Stelle contro Di Maio e Dem "Allearci? No, molto meglio sparire"

L’addio del ministro degli Esteri non lascia strascichi a livello locale: "Una pura operazione di potere". E il tandem con il Pd è visto di cattivo occhio. La Vita: "Insieme a loro le cose per noi vanno male"

"L’addio di Di Maio? Una delusione per tutti. E’ chiaro che si tratti di lotte di potere che nulla hanno a che vedere con i valori fondanti del Movimento. A Prato non lo seguirà nessuno: è un’operazione che non può sfondare nei territori, visto che si basa solo sulla battaglia per ottenere il terzo mandato in Parlamento. E dirò di più: a Prato non sfonderà mai nemmeno l’alleanza con il Pd. Quando ci alleiamo con loro è logico che le cose vadano male, tanto vale cancellarci come Movimento. Prima vengono i temi comuni, poi le alleanze". Ha le idee chiare il capogruppo in Comune del Movimento 5 Stelle, Silvia La Vita, sui temi che stanno rivoluzionando l’assetto nazionale dei grillini e che hanno ripercussioni anche a livello locale.

L’addio di Di Maio e dei suoi fedelissimi dal Movimento non ha creato scossoni a livello locale fra portavoce e attivisti. Anzi c’è chi torna a invocare il vincolo di mandato in Parlamento. Ma il Movimento deve fare i conti con i consensi negativi alle recenti amministrative in Toscana. "Se dovessi lasciare i 5 Stelle, allora mi dimetterei da consigliere comunale un minuto dopo", prosegue La Vita. "Non è un caso se a Prato nessuno dei militanti sta con Di Maio. Se mi ricandido al consiglio comunale? Per le regole del Movimento potrei, ma ancora non lo so. Molto dipende da come ci presenteremo e con chi". Il riferimento di La Vita è all’alleanza col Pd. "Il risultato negativo di Pistoia ce lo aspettavamo, non siamo sorpresi", aggiunge. "Sull’alleanza col Pd siamo sempre stati critici, ci sono troppi punti di divergenza". Sull’eventuale ricandidatura prende tempo anche l’ex candidato sindaco Carmine Maioriello. "E’ tutto prematuro", dice. "Così come è presto per parlare di lista dei 5 Stelle. Se ci saranno nomi e numeri, allora sarà giusto farla, altrimenti ci sarà da riflettere". Ma con chi allearsi? "Finora la collaborazione elettorale col Pd non ha mai portato il Movimento a brillare. Questo sarà un dato di fatto di cui tenere conto. Noi però portiamo avanti le nostre battaglie: no a Peretola, no all’inceneritore e no alla multiutility". Poi l’addio di Di Maio. "Il Movimento non ne esce indebolito a livello locale, perché nessuno lo sosterrà. Ai cittadini non interessa molto delle dinamiche nazionali, hanno altri problemi: bollette e arrivare alla fine del mese".

A stare con l’ex premier Conte è anche l’attivista Chiara Bartalini, ex capolista grillina alle regionali 2020, che sull’addio di Di Maio ha affidato i propri pensieri a un post su Facebook. "Solo grazie a Giuseppe Conte ci stiamo dando una organizzazione territoriale, perché i territori li fanno i cittadini, e una politica che non risponde alle loro esigenze è fine a se stessa, quindi inutile. Di Maio ha sempre preferito la versione di un Movimento 5 Stelle ‘romano’, certamente più ‘gestibile’ ma sicuramente più distante dai territori. Il Movimento è adesso portatore di una ferma gentilezza, mancata per troppo tempo. Mi è insopportabile sentire Di Maio cantare le lodi a Draghi che va in Europa a denigrare le leggi del governo targate 5 Stelle".

Stefano De Biase