"Ciao caro papà, la nostra famiglia durerà per sempre"

La figlia Federica ha letto una dolente lettera d’addio. Alla cerimonia una folla di parenti, colleghi e tanti pazienti dell’oncologo

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Il giardino della Resurrezione della chiesa di Bonistallo ha ospitato ieri, nel tardo pomeriggio, il funerale del dottor Angelo Di Leo, punto di riferimento per l’oncologia pratese e inyternazionale, e scomparso domenica dopo una lotta durata tre anni contro la Sla. Intorno alla moglie Laura Biganzioli e alla figlia Federica si sono stretti parenti, amici, colleghi di lavoro e tanti ex pazienti. "Questo – ha detto don Cristiano D’Angelo nell’omelia – è un giardino importante dove tutto finisce e tutto ricomincia. Viviamo un dolore profondo perchè Angelo era giovane, nel pieno del suo lavoro. Parlando con i familiari e i pazienti mi ha colpito il ritratto di competenza e consolazione che hanno fatto di lui. Angelo accoglieva i pazienti e dopo l’incontro uscivano rasserenati. Ridare speranza al malato è importante". Don Cristiano ha scelto letture sul valore della vita: "Il tempo passa la carità rimane, tutto passa ma non l’amore. Amore è aiutare gli altri e oggi viviamo un vuoto terribile con la perdita di una persona cara, umile e aperta alla vita".

Angelo Di Leo, 58 anni, era arrivato a Prato nel 2003 come direttore dell’uo di oncologia medica "Sandro Pitigliani" e del dipartimento oncologia del Santo Stefano. Ad aprile, per ragioni di salute, aveva lasciato i precedenti incarichi per assumere quello di coordinatore dell’Asl per lo sviluppo di programmi per la ricerca clinica e il suo incarico è stato assunto dalla moglie Laura Biganzoli, oncologa. Il parroco ha ricordato l’amore di Angelo per l’arte e la poesia e Laura ha chiesto di leggere la poesia di Leopardi "L’infinito". Fra i presenti il sindaco Matteo Biffoni e Bona Frescobaldi, anima di "Corri la Vita", la più grande manifestazione dedicata a cura e prevenzione dei tumori al seno. La figlia Federica detta Chicca ha letto una commovente lettera: "Ciao papà, non sei il tipo di smancerie ma oggi siamo tutti qui per te. Eri il mio eroe, il mio punto di riferimento ma il male ti ha portato via troppo presto. Bisogna essere belli dentro dicevi e che la nostra famiglia durerà per sempre, ecco seguiremo le tue parole".

M. Serena Quercioli