
Alberto Ciabattini, il padre dello scialpinista coinvolto nella slavina
Prato, 7 aprile 2015 - 'Alessandro ha raccontato di essersi accorto della valanga. Ha avuto il tempo di girarsi e ‘cavalcare’ l’onda della neve, mentre Cesare non ha fatto in tempo... Siamo sconvolti'.
Alberto e Anneliese Ciabattini, i genitori di Alessandro, il 42enne imprenditore pratese travolto dalla valanga di neve insieme all’amico e maestro Cesare Paoletti, pistoiese di 49 anni, che purtroppo non ce l’ha fatta, hanno il volto segnato dalla tensione di una Pasqua di passione. «Siamo distrutti – prosegue il babbo, che ci accoglie nella casa alla Castellina – soprattutto per il suo amico ed istruttore, Cesare... lo si conosce bene... tutti e due sono appassionati di sci alpino ed erano esperti. Alessandro sta meglio, ma come può immaginarselo, è sotto choc per la morte dell’amico: è grazie a Cesare se mio figlio è sopravvissuto all’incidente. È stato lui a chiedere i soccorsi ed è grazie a lui se Alessandro è vivo». La voce è incrinata dalla emozionee dal dispiacere per Cesare che non c’è più. E’ comprensibile perché la gioia di riabbracciare il loro Alessandro non potrà essere completa nel ricordo di Cesare morto poco dopo l’arrivo dei soccorsi.
«Stavano risalendo con le pelli sul costone La Nuda dietro al Corno alle Scale. Erano le 9, c’era nebbia e vento, come poi ci ha raccontato Alessandro – prosegue Ciabattini – quando nostro figlio ha visto staccarsi l’ondata di neve. Erano passate circa mezz’ora da quando hanno iniziato la salita. Ha avuto la prontezza di girarsi subito, di prendere di spalle la valanga e per così dire cavalcare la neve e farsi portare via gli sci. Cesare non ha fatto in tempo. Tutte e due sono planati in un bosco di sotto, vicini l’uno all’altro. Cesare si lamentava e diceva che si sentiva le ossa rotte, ma era rimasto con le due braccia e la testa fuori. Così è riuscito a prendere il cellulare e a dare l’allarme ai soccorsi. Alessandro, invece, aveva un solo braccio fuori dalla massa di neve e non si poteva muovere. In quella ora e mezzo circa in attesa dei soccorsi Cesare ha rassicurato Alessandro, gli ha fatto forza».
«Ora (ieri a mezzogiorno, ndr) la prognosi è sciolta ma devono fargli delle radiografie per una caviglia e una gamba gonfie, forse per una frattura». Alessandro, ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna, è titolare della tintoria «Nuove idee» di Montale. «Siamo stati avvertiti dalla compagna di nostro figlio alle 14 perché Alessandro le aveva chiesto di non dircelo subito». Ciabattini ha nel sangue la passione per la montagna e per gli sport estremi. «Siamo una famiglia di sportivi – afferma il padre Alberto – Mia moglie è austriaca, sciatrice e appassionata di roccia, io sono podista e faccio corse nel deserto. Alessandro fin a piccolissimo ha vissuto a contatto con la montagna e con gli sci. Ha fatto tanti sport e da 5-6 anni ha iniziato a praticare lo sci alpino. E ora ha iniziato a fare roccia».