"Cattedre caos" Esplode la rabbia dei tanti precari

Mille cattedre ancora da assegnare e ricorsi in arrivo "Il nuovo sistema del ministero è un disastro"

Poco meno di mille cattedre ancora da assegnare e una valanga di ricorsi all’orizzonte. Ieri mattina il coordinamento dei docenti precari di Prato insieme ai sindacati, ha partecipato ad un sit-in di protesta davanti all’Ufficio scolastico provinciale per denunciare il paradosso del sistema-scuola. Dopo una settimana dal suono della campanella della ripartenza, solo 200 cattedre di sostegno sono state assegnate mentre manca ancora un terzo degli insegnanti. Una situazione appunto paradossale destinata ad ingessare il sistema scolastico almeno fino alla fine del mese con scuole costrette ad applicare orari ridottissimi di appena due ore a mattina. Il caos ha origine dalle cosiddette Gps, le graduatorie online per i precari della scuola volute quest’anno dal ministero per evitare convocazioni in presenza, che si stanno rivelando un contenitore di errori.

"La situazione è destinata solo a peggiorare visto che le graduatorie non sono state corrette e quindi si rischia una valanga di ricorsi al Tar che probabilmente verranno vinti", spiega Andrea Puggelli, insegnante precario di educazione fisica ancora in attesa dell’incarico. "Quasi mille posti da supplenti ancora da assegnare per colpa di un meccanismo sbagliato, voluto dal ministero, nonostante le nostre perplessità", attacca il segretario aggiunto della Cisl scuola Daniela Scarlata. "Le graduatorie sono piene di errori perché il sistema on line che quest’anno è stato utilizzato al posto delle nomine in presenza fa acqua da tutte le parti", sottolinea Mario Zambardino, docente precario di scienze motorie. "Con il sistema on line non possiamo esprimere nessuna preferenza sulla scuola in cui vorremmo insegnare a discapito della continuità didattica. Inoltre le graduatorie sono piene di errori ad esempio ci sono neolaureati con punteggi superiori a insegnanti con anni di precariato alle spalle". Errori che preannunciano una marea di ricorsi se non saranno corretti in tempo: operazione quasi impossibile perché ricade tutta sulle spalle del’Ufficio scolastico provinciale che si sta occupando contemporaneamente di correggere le graduatorie e assegnare mille cattedre, con il personale ridotto all’osso. "I precari non dovrebbero prendere servizio fintanto che tutti i posti non siano stati assegnati e che non sia stata verificata la correttezza" spiega Lorenzo Antiga, professore di matematica.

"Il sistema informatico che è stato utilizzato per esprimere le preferenze, non possiede un meccanismo di autenticazione, pertanto non è possibile accertare l’identità della persona che lo compila. Solo questo aspetto è sufficiente ad invalidare la procedura. Inoltre le convocazioni vengono recapitate spesso per email, solo ai diretti interessati. Non esiste un database unico. Non è la prima volta, ed è successo anche a me personalmente, che le mail non siano state recapitate a tutti, anche solo per errore. Impossibile accorgersi quindi se abbiamo perso un posto di lavoro". E’ arrabbiata Monia Serratore, sette anni di precariato alle spalle, in attesa di un posto da supplente che non sa dove né quando le verrà assegnato: "Le graduatorie sono uscite il 2 settembre e sono piene di errori, ci sono moltissimi casi in cui i punteggi sono stati sbagliati e quello che è più osceno è il fatto, che con questa nuova procedura on line, ci hanno obbligati a compilare richieste per via telematica e a indicare i punteggi pubblicato il 2 settembre anche se sbagliati, altrimenti saremmo stati esclusi dalle graduatorie. Un fatto gravissimo". "Gli uffici scolastici ci vogliono inserire per forza assegnandoci praticamente a caso nelle classi, sulla base di graduatorie sbagliate e a discapito della continuità didattica – conclude Puggelli –. Pur di dire che le scuole sono ripartite".

Silvia Bini