REDAZIONE PRATO

Castello, ricostruito l’antico muro

E’ stato ripristinato l’antico muro a secco che sostiene il terrazzamento su cui sorge la chiesetta di Castello, sulla vetta di un colle che domina l’abitato della frazione del comune di Cantagallo. All’opera, nei giorni scorsi, la famiglia Crocicchi, proprietaria del terreno a cui il muro fa da confine, mentre la sommità, dove sorge l’edificio medievale, appartiene alla diocesi. Un confine che è stato per anni motivo di equivoci e dissidi fra i proprietari e la popolazione, soprattutto per l’accesso all’area e alla chiesetta. Alla base di tutto, un grande amore per il territorio e per le sue tradizioni, lo stesso che ha animato i Crocicchi a restaurare il muro in gran parte franato. "Per passione per la storia e per devozione alla conservazione del monumento – spiega Margherita Crocicchi, che ha rimontato le pietre insieme al fratello Luca e al figlio Lorenzo - abbiamo provveduto al ripristino dello stesso poiché l’incuria dovuta al tempo e all’azione umana lo avevano quasi distrutto. Il muro era costruito a secco: abbiamo rimontato tutte le pietre senza un filo di cemento come dicono le regole del restauro e facendo un grande drenaggio per assicurare una durata, si spera, nel tempo. Vista la nostra dedizione vorremmo che anche i fruitori e i fedeli rispettassero questo luogo (sacro)". La chiesetta, dedicata a Santa Maria, è tutto quello che resta della fortificazione medievale che dà nome alla località, Castello Averardi. Piccolissima, rimodernata nel corso dei secoli, è posizionata in un luogo suggestivo che lascia il visitatore e il fedele senza fiato da tanta bellezza. E’ aperta poche volte l’anno: domenica sarà l’occasione per appassionati del territorio e curiosi di vederla aperta, con la messa che sarà celebrata alle 10.

Claudia Iozzelli