REDAZIONE PRATO

Cascine di Tavola. Piscina e parcheggio nel piano di recupero della Fattoria Medicea

Illustrato in commissione urbanistica il progetto di riqualificazione del gioiello pratese. Il Comune ha messo in piedi un percorso di partecipazione con due incontri pubblici per illustrare il progetto.

Cascine di Tavola. Piscina e parcheggio nel piano di recupero della Fattoria Medicea

Cascine di Tavola. Piscina e parcheggio nel piano di recupero della Fattoria Medicea

Entra nel vivo la trattativa fra la proprietà privata della Ciottoli Immobiliare e il Comune di Prato per il progetto di recupero e riqualificazione della Fattoria Medicea, il complesso inserito all’interno delle Cascine di Tavola. Dopo la presentazione del primo piano di valorizzazione datata 2019 da parte dell’imprenditore pratese e le successive prescrizioni della commissione comunale urbanistica, ieri c’è stata la svolta. Il nuovo piano della Ciottoli Immobiliare va quasi nella totalità a recepire le indicazioni del Comune, salvo in alcuni punti dove comunque l’amministrazione comunale sembra disposta ad accettare le modifiche proposte dai privati. Tutto si gioca sulla destinazione commerciale di una porzione dell’area: il no da parte del Comune non è assoluto, ma intanto si procederà con un circa 16% in meno di commerciale rispetto alle previsioni iniziali e poi la funzione sarà legata esclusivamente alla vendita di prodotti a chilometri zero.

Confermate invece le altre destinazioni previste fin dall’inizio nel piano: albergo, residenze, servizi, museo e centro congressi. L’altra novità riguarda la realizzazione di una piscina a servizio dell’area alberghiera, che il Comune pare intenzionato a concedere alla Ciottoli Immobiliare perché ritenuta congrua col progetto ricettivo dell’area. Rientra nel piano anche un maxi parcheggio. Dimezzate pure le aree private da cedere al Comune. Fra queste, ad esempio, non rientrano più il brillatoio e il magazzino: l’accordo comunque prevede che possano ospitare funzioni pubbliche, fra le quali il museo del parco della piana. Il percorso comunque non sarà affatto breve. Il Comune, infatti, ha messo in piedi un piano di partecipazione per mettere quante più persone possibile a conoscenza delle idee di recupero del gioiello rinascimentale. In tal senso ci saranno due incontri pubblici per illustrare il piano. E poi un passaggio in giunta, uno in commissione urbanistica e quello definitivo in consiglio comunale.

"Speriamo di chiudere il percorso entro la legislatura" è il commento del presidente della commissione urbanistica Maurizio Calussi. La sensazione è però che sia molto difficile riuscire a centrare questo obiettivo. Anche perché tutti i passaggi burocratici richiedono tempi predefiniti per essere espletati. Senza dimenticare che ci sarà un periodo anche per le osservazioni della cittadinanza, e per le eventuali contro-osservazioni.

Insomma, la strada burocratica verso l’inizio del cantiere è ancora lunga e ricca di potenziali ostacoli, ma l’avere già un piano depositato e sul quale dovere limare solo pochi dettagli è decisamente un passo in avanti gigante. Anche in considerazione del fatto che l’immobile è stato lasciato all’abbandono e al degrado per anni, fino a quando poi Ciottoli non si è aggiudicato all’asta il complesso per la cifra di 1,6 milioni di euro. "Siamo di fronte a un piano – aggiunge Calussi -, che appartiene a tutta la collettività, vista l’importanza del bene, e che ha una valenza di carattere d’area metropolitana. Ci aspettiamo grandi presenze di cittadini nel piano di partecipazione, su cui crediamo molto".

Stefano De Biase