Cap deve dire addio a 300 autobus Va ai francesi anche la sede storica

Fra pochi giorni la firma del passaggio dei beni ad Autolinee Toscane che si è aggiudicata la gara del Tpl

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Nel pacchetto ci sono circa 300 autobus e tutti gli immobili compresa la storica sede di piazza Duomo, officine e infrastrutture. Cap (nella foto il presidente Federico Toscano) si spoglia dei suoi averi per dare gambe al passaggio di proprietà verso i nuovi gestori del trasporto pubblico, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha ribadito la legittimità dell’aggiudicazione definitiva della gara regionale sul tpl ad Autolinee Toscane. Altre aziende in altre città della toscana l’hanno già fatto e la prossima settimana sarà la volta di Cap, dopo che venerdì sono stati sottoscritti gli atti per il trasferimento dei beni essenziali di Ctt Nord verso la nuova società che gestirà il servizio di trasporto pubblico. La società pisana è stata la prima a cedere i beni ai francesi, adesso a cascata toccherà a tutte le altre aziende della regione, compresa appunto Cap.

La firma è attesa per la prossima settimana: con questo atto l’azienda di trasporti pratese cederà ai francesi tutto l’intero parco mezzi costituito da 300 autobus, oltre agli immobili di proprietà tra i quali ci sono anche gli uffici di piazza Duomo, segno distintivo del marchio nato a Prato 76 anni fa. Un passaggio divenuto obbligatorio in seguito all’aggiudicazione del servizio ad Autolinee Toscane e che innegabilmente provocherà nei pratesi un certo effetto. "Dopo 5 anni di contenziosi prevale finalmente la ragionevolezza", commenta Jean-Luc Laugaa, amministratore delegato di Autolinee Toscane. "Proprio in questi giorni stiamo firmando i contratti per il passaggio dei beni essenziali. Per il momento insieme al presidente Di Rocca, abbiamo firmato quelli per il trasferimento dei beni di Ctt Nord. Il nostro impegno è rivolto ad organizzare al meglio il subentro nella gestione di un servizio essenziale come il trasporto pubblico". Il passaggio delle proprietà è stata formalizzato e completato: lo stesso copione sarà per l’azienda pratese chiamata a firmare nei primi giorni della prossima settimana. "Abbiamo sottoscritto i contratti con Autolinee Toscane, a cui abbiamo ceduto i nostri autobus, i nostri immobili, le nostre officine e quanto altro costituita il nostro patrimonio. Non abbiamo ceduto però la storia delle aziende, che dal dopoguerra fino ad oggi hanno garantito la continuità del servizio di trasporto pubblico locale", interviene il presidente di Ctt Nord Filippo Di Rocca. La volontà di giungere a un subentro ordinato nella gestione del servizio apre qualche spiraglio di speranza per alcune aziende toscane, Cap su tutte, che vorrebbero non dismettere l’attività relativa al trasporto pubblico locale. Ancora è presto per fare previsioni: per capire quale possa essere la modalità di una eventuale collaborazione con i francesi. In campo varie opportunità: dal subappalto del servizio ad altre forme di collaborazione, le scelte dipendono dalle previsioni della gara regionale e soprattutto dalla reale disponibilità delle parti a giungere a un accordo. Di sicuro la cooperativa continuerà a portare avanti il settore immobiliare e quello turistico. Poi proseguirà nella gestione di una fetta di manutenzione dei mezzi che non rientra nell’ambito della gara del tpl.

Silvia Bini