
Cane tenuto tra gli escrementi. Nei guai padrone di un capannone
Teneva il cane in uno spazio angusto, in mezzo agli escrementi e senza riparo dalle intemperie. Gli agenti della polizia municipale di Poggio a Caiano hanno sanzionato un cinese, residente a Campi Bisenzio, poiché teneva in condizioni assolutamente non idonee un cane di razza Samoiedo. L’animale, un esemplare di origine russa, noto come "il cane che sorride" dalla sua espressione, è risultato di proprietà di una donna italiana e residente a Prato. Il controllo è avvenuto nella zona artigianale di via del Granaio e al momento del sopralluogo, il povero cane non sorrideva per nulla: anzi, si trovava all’esterno in uno spazio angusto, recintato e adiacente ad un capannone, in una situazione di mancanza assoluta di igiene e pulizia. Il pavimento era ricoperto di deiezioni da cui derivavano odori nauseabondi e l’intero spazio non aveva nessun accorgimento per permettere al cane di ripararsi dalle intemperie. Al trasgressore è stato intimato di adeguarsi alle disposizioni del Comune e garantire la sicurezza e l’igiene dell’animale provvedendo a custodirlo in condizioni idonee. Seguiranno poi i controlli per verificare le condizioni del cane. In centro a Poggio, invece, sempre la polizia municipale ha redatto un verbale di accertamento extra codice della strada, con multa di 150 euro per smaltimento non corretto di rifiuti. In pratica, una donna di nazionalità albanese, in piazza XX Settembre lanciava i pannolini sporchi del bambino nel cantiere operativo per il rifacimento della piazza stessa. Gli agenti hanno indagato e in base alle informazioni prese da testimoni e attraverso l’incrocio di altri dati, sono risaliti alla ventiseienne che, davanti agli agenti, ha ammesso di aver commesso l’illecito amministrativo lanciando più volte i pannolini dalla finestra del Residence dove dimora ma senza dare spiegazioni del motivo del gesto.