REDAZIONE PRATO

Camerata, note e speranza. Il concerto di settembre ci sarà, ma al Politeama

La sera del 7, vigilia della festa. Ingresso libero con ritiro del biglietto nei giorni precedenti. L’Eroica di Beethoven come messaggio di fiducia. Sul podio Webb. Confermata anche Tosca come ouverture di stagione.

Il 7 settembre al Politeama la Camerata:. la tradizione è salva Foto Biagini

Il 7 settembre al Politeama la Camerata:. la tradizione è salva Foto Biagini

La gioia della musica, almeno per una sera di settembre. Il periodo non è semplice per la nostra città, ma anche quest’anno, nonostante tutto, il concerto della Camerata alla vigilia della festa ci sarà. Una tradizione lunga 16 anni, interrotta solo nel 2024 a causa del maltempo, con l’orchestra già schierata sul palco di piazza Duomo e fermata dalla pioggia. L’appuntamento è per fortuna confermato, ma non sarà in piazza Duomo, visto che il palco e la platea in passato allestiti per il festival Prato è spettacolo non ci saranno. Il concerto sarà al Politeama, il teatro della città che quest’anno festeggia il suo centenario, e sarà a ingresso libero. Per motivi organizzativi nei giorni precedenti sarà necessario ritirare il biglietto per l’accesso, con modalità che sarannno comunicate nelle prossime settimane.

La serata scelta non sarà il 5 settembre come negli anni passati, quando era necessario smontare buona parte dell’allestimento della piazza per consentire lo svolgimento del Corteggio. Questa volta sarà proprio il giorno prima della festa della città, quindi omenica 7, alle 21. Sul podio ci sarà il direttore musicale della Camerata Jonathan Weeb. Il programma sarà lo stesso previsto e non eseguito lo scorso anno, un programma nel nome di Beethoven. In apertura l’Ouverture delle Creature di Prometeo, poi la celeberrima Sinfonia numero 3, l’Eroica, con cui Beethoven ha portato nella musica le cannonate e il sangue delle rivoluzioni, ma anche un potente messaggio di speranza e fiducia nell’armonia ritrovata. A distanza di un anno la ferocia delle guerre è purtroppo ancora di drammatica attualità. Per restare a Prato, mai come adesso un messaggio di speranza, fiducia e armonia è necessario. Poter confermare il tradizionale concerto di settembre, una festa per tantissimi pratesi, ha oggi un significato di particolare importanza. Sarà anche l’occasione di accendere simbolicamente i riflettori sulla stagione concertistica 2025 - 2026 della Camerata, con le aspettative che animano ormai da anni la comunità che ruota attorno al Palazzo della Musica.

Il cartellone dei concerti della nostra orchestra sarà come sempre presentato a inizio settembre, ma si può già oggi anticipare che l’ouverture sarà la Tosca di Puccini, con la quale il Politeama festeggerà il suo secolo di storia il 7 novembre, con replica il 9. Tosca, come fu il 2 aprile 1925, quando grazie alla generosità visionaria di Bruno Banchini il teatro di via Garibaldi aprì le sue porte alla città, magnifico e così grande, con quella cupola progettata da Nervi, che porta il cielo dentro la platea. Tosca, come fu il 2 gennaio 1999, quando il Politeama nacque per la seconda volta, grazie alla tenacia appassionata di Roberta Betti ed Elvira Trentini, grazie a tutti i pratesi – e furono davvero molti – che insieme compirono l’impresa di salvarlo dalle ruspe che avrebbero dovuto abbatterlo, per trasformarlo in un parcheggio. Nonostante le tante difficoltà legate al commissariamento del Comune l’opera andrà dunque in scena, con la regia di Jacopo Spirei e Webb come direttore. Sul palco la Camerata, i solisti, il Coro della città e il Coro giovanile della Scuola Verdi, con la collaborazione del Metastasio e di Manifatture Digitali Cinema, a cui sarà affidato il compito di portare al Politeama i luoghi di Tosca: la chiesa di Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese, i bastioni di Castel Sant’Angelo. Le note di Puccini per rimarcare anche oggi e per tanti motivi l’importanza di sentirsi comunità, di trovare forza e speranza, le energie per una nuova ripartenza.

Anna Beltrame