
Il 7 settembre del 1909, nasceva a Prato Clara Calamai, una delle più grandi dive del cinema italiano, attivissima tra la fine degli anni Trenta e la fine degli anni Quaranta. Si tornerà a parlare di lei in città, grazie alla mostra fotografica curata da Giulia Biagioli, che si inaugurerà sabato 23 settembre alle 17 alla biblioteca Lazzerini realizzata con la collaborazione di Fideuram Private Banker. Tanti scatti d’epoca, molti dei quali messi a disposizione dal nipote, l’architetto riminese Marino Bonizzato, che sarà presente il giorno dell’inaugurazione della mostra, in cartellone fino al 30 ottobre ad ingresso gratuito visibile con gli orari della Lazzerini.
Per omaggiare la diva, non solo foto tratte dall’archivio personale della famiglia Calamai o immagini tratte dal set o locandine di film interpretati dall’attrice, ma al Terminale saranno in programmazione due film. Di sicuro due delle pellicole più importanti che vedono protagonista l’attrice pratese. Lunedì 25 settembre alle 21 il capolavoro di Luchino Visconti, autentico "manifesto" del neorealismo, "Ossessione" del 1943 con un giovane Massimo Girotti. E poi naturalmente non poteva mancare il film con cui l’attrice tornava sul set dopo vent’anni di assenza e con cui chiuse una straordinaria carriera iniziata quasi per caso nel 1938: giovedì 28 settembre alle 21 torna sul grande schermo "Profondo rosso", addirittura in 4k copia restaurata. Un evento che permetterà al pubblico di ammirare nuovamente un capolavoro del genere thriller entrato nella storia del cinema. Per Calamai, un personaggio inquietante che si confonde tra tanti quadri inquietanti alla Munch. Se l’avete visto almeno una volta, vi ricorderete di sicuro del ruolo della Calamai. Se non l’avete mai visto, non fatevi raccontare nessun particolare da nessuno.
Le due proiezioni saranno precedute dal cortometraggio "Nec tecum nec sine te" che il regista Massimo Smuraglia ha voluto dedicare all’attrice, con una sceneggiatura scritta da Ilaria Mavilla ed interpretato da Noemi Cusato nel ruolo della Calamai. A venticinque anni dalla morte avvenuta il 21 settembre del 1998, Prato rende omaggio ad uno straordinario talento pratese che fu anche al centro di uno scandalo cinematografico per aver esibito il seno per poco più di un secondo, nel film "La cena delle beffe" di Alessandro Blasetti.
Federico Berti