
Gli ultras pistoiesi, sugli autobus dalla stazione centrale allo stadio Lungobisenzio, hanno danneggiato i mezzi in particolare spaccando alcuni finestrini e le telecamere interne
Il questore di Prato, Pasquale de Lorenzo, ha emesso nove daspo a carico di altrettanti tifosi pistoiesi che hanno vandalizzato due autobus di Autolinee Toscane il giorno del derby Prato-Pistoiese, che si è giocato domenica 20 ottobre ed è finito in parità, 0-0.
La polizia ha fatto una serie di accertamenti sulle fasi antecedenti alla partita e durante il rientro della tifoseria ospite a Pistoia per individuare i responsabili degli atti vandalici sui bus.
La polizia ha effettuato "un’articolata attività info-investigativa volta ad identificare gli autori di condotte che hanno posto in essere comportamenti pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica", spiegano dalla Questura. L’attività, curata da personale della Digos in collaborazione con l’omologa divisione della Questura di Pistoia nonché del personale della polizia ferroviaria di Prato e Pistoia, ha consentito di dare un volto ai tifosi pistoiesi che giunti in treno alla stazione ferroviaria pratese, durante il loro trasferimento con gli autobus di linea urbana, dalla stazione centrale allo stadio Lungobisenzio, hanno danneggiato parti del mezzo – in particolare spaccando alcuni finestrini e le telecamere interne – causando l’interruzione del servizio pubblico la mattina successiva.
Per questo episodio il provvedimento daspo è stato applicato all’autore del fatto con un divieto di 6 anni.
Sempre nell’ambito dello stesso evento sportivo, altri provvedimenti interdittivi la cui durata va da 2 a 4 anni, hanno riguardato altri tifosi che si sono resi responsabili di altre intemperanze (tentativo di appiccare il fuoco ad uno striscione, occultamento di una mazza ferrata, esplosione di artificio pirico vietato ad alto impatto sonoro, cosiddetta ‘bomba carta’, danneggiamento di vagone ferroviari con imbrattamento delle pareti con uno spray, violenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale).
"Le misure di prevenzione, previste dalla legge 401 del 1989 per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi, sono state adottate con misura di urgenza per prevenire il verificarsi di analoghi episodi di turbativa che potrebbero essere posti in essere dai soggetti deferiti in occasione del proseguimento del campionato calcistico in corso", concludono dalla Questura.