REDAZIONE PRATO

Bollette dei rifiuti, maxi ritardo. L’arrivo nelle case solo a Natale. Alia conferma: 20 giorni per pagare

Finora sono state spedite solo quelle destinate a chi non ha subito danni a causa dell’alluvione. In seguito arriveranno le altre: a Prato saldo possibile in tre rate o in un’unica soluzione entro luglio 2024.

Bollette dei rifiuti, maxi ritardo. L’arrivo nelle case solo a Natale. Alia conferma: 20 giorni per pagare

Bollette della Tari sotto l’albero. Dopo giorni di ritardi e polemiche (la scadenza naturale a Prato sarebbe stata il 2 dicembre) sono partite proprio in queste ore le fatture per il saldo della tassa sui rifiuti. Gli avvisi sono stati emessi per Prato e provincia e quindi a breve, con i tempi delle Poste per la consegna, sono attese agli indirizzi dei cittadini. È regionevole ipotizzare che l’arrivo delle fatture coinciderà proprio con i giorni di Natale. Le bollette già emesse riguardano i residenti in tutte le zone non alluvionate.

La lista delle strade rimaste colpite dal ciclone Ciaran, che potranno beneficiare della rateizzazione nel 2024, è stata già stilata da Alia, il gestore dei servizio di igiene ambientale su indicazione dei Comuni. Chi è rimasto colpito dalla piena del 2 novembre quindi non riceverà ancora la bolletta. Per tutti comunque è in calendario la consegna a breve. In questo caso c’è margine di tempo perché il Comune di Prato, con una delibera di giunta del 22 novembre scorso, ha disposto la possibilità di pagare o in 3 rate uguali, con scadenza il 31 maggio 2024, il 31 luglio 2024 e il 30 settembre 2024, oppure in un’unica rata entro il 31 luglio 2024. Le informazioni saranno riportare direttamente all’interno dell’avviso.

Il resto dei cittadini che invece si erano preoccupati per il mancato arrivo delle fatture – temendo di incorrere in sanzioni visto che la scadenza è già stata largamente oltrepassata – dal momento della ricezione avranno venti giorni di tempo per il saldo. È bene non giocare sulla furbizia: Alia è in contatto con Poste che comunica l’avvenuta consegna.

Il ritardo nell’invio è dovuto in primo luogo all’emergenza alluvione: il consiglio dei ministri nell’immediato, lo scorso 3 novembre, ha dichiarato lo stato di emergenza per i territori interessati e Alia, nel frattempo impegnata in prima linea per rimuovere migliaia di tonnellate di materiali alluvionati dalle strade (in totale più di 28mila tonnellate considerando tutti i comuni), ha atteso di capire se sarebbero arrivati dei decreti attuativi specifici per bloccare il pagamento della tariffa sui rifiuti.

Silvia Bini