Bilancio in attivo: sul Centro Pecci torna il sereno

Il Centro Pecci a Prato esce dalla crisi con un bilancio positivo: attivo di 329mila euro nel 2023, grazie a corretti conti e aumento dei finanziamenti privati e pubblici. Presidente Bini Smaghi ottimista per il futuro.

Bilancio in attivo:  sul Centro Pecci torna il sereno

Bilancio in attivo: sul Centro Pecci torna il sereno

Via la bufera, sembra tornare il sereno sul Centro Pecci. Di sicuro i conti sono in ordine: il bilancio consuntivo 2023 è stato archiviato con un attivo di 329mila euro. Esulta Lorenzo Bini Smaghi (nella foto), presidente della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana: "Corrette le anomalie del passato". Tanti gli indicatori positivi, in primis il costo delle utenze passato da 440mila euro nel 2022 ai 280mila euro nel 2023. Se 34mila biglietti d’ingresso staccati possono sembrare pochi per un centro di arte contemporanea di risonanza regionale (nel dato c’è un po’ di tutto: le visite alle mostre, gli accessi al cinema e agli eventi), bisogna tenere conto che nel 2022 le presenze furono circa 24mila e che il trend per il 2024 è in crescita.

Parole d’ordine: risanare e rilanciare. Fondamentale l’apporto dei privati: l’aumento dei finanziamenti non provenienti da soci pubblici (Comune e Regione), nel 2023 saliti a 755mila euro (+86% rispetto al 2022 e +136% rispetto al 2019), fa sì che la voce del privato (dodici aziende pratesi intercettate col fundraising) rappresenti il 23% sul totale dei proventi, contro il 10% nel 2019. "Lo scopo era costruire un programma ambizioso per attrarre finanziamenti privati – sottolinea Bini Smaghi – Per le presenze, contiamo di crescere ancora". Bene anche sul fronte degli affitti che fanno aumentare le entrate dai servizi al pubblico (biglietteria e affitti di spazi) portandole a 334mila euro, +70% sul 2019. A fine ’23 il patrimonio netto della Fondazione è aumentato del 70% dopo il lieve calo del ’22. Capitolo finanziamenti pubblici, tornati ai livelli pre-Covid. Nel ’23 Comune di Prato e Regione hanno erogato circa 2,5 milioni al Pecci: di questi, 750mila euro dalla Regione (+100mila sul 2022).

Maria Lardara