"Biffoni, niente di fatto per il centro Solo movida notturna e degrado"

La Vita (M5S) a gamba tesa: "Sosta selvaggia, rifiuti, poca sicurezza"

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Dopo Fratelli d’Italia, il Movimento 5 Stelle. "Entra ufficialmente in giunta un esponente del partito di Renzi: diamo il benvenuto nel governo della città al renzismo dunque, che in realtà probabilmente non se n’è mai andato dal Pd di Prato". Lo dice la capogruppo in consiglio comunale Silvia La vita, proprio alla vigilia della presentazione ufficiale di Giacomo Sbolgi come nuovo assessore della giunta Biffoni, prevista stamani, con le deleghe al centro storico e ai progetti per il Pnrr, dopo le dimissioni rassegnate per motivi personali di Luca Vannucci.

"Al di là della crisi identitaria della “sinistra”– aggiunge La Vita –, segnaliamo tutto il lavoro che il neo assessore Sbolgi non ha fatto durante il suo mandato da consigliere delegato al centro storico. Sono anni che il centro necessita di una riqualificazione a 360 gradi, e sono anni che portiamo avanti le nostre proposte, inascoltati". Perentorio il giudizio del Movimento 5 Stelle. "In questi otto anni non è stato fatto niente e la situazione col tempo è ulteriormente peggiorata. Le giunte Biffoni non sono state nemmeno in grado di installare delle panchine in piazza delle Carceri – prosegue La Vita –, come possiamo aspettarci il resto? Non è stato affrontato il tema delle auto che invadono il centro ovunque, in soste spesso vietate, e nessuna sperimentazione di pedonalizzazione è stata avviata; non sono stati revisionati e aumentati i posteggi ad uso esclusivo dei residenti; c’è la questione della mala movida, della sicurezza, del degrado. La gestione dei rifiuti è fallimentare, i monumenti sono lasciati all’abbandono, le piazze sono tutte da riqualificare, manca la cartellonistica turistica, gli arredi urbani come panchine e piante; non ci sono idee per rilanciare le zone meno frequentate, sembra che l’unica cosa che alimenti un centro storico medievale siano i locali serali e notturni che somministrano alcol".

Una bocciatura senza appello, quindi e un attacco finale. "Dal 2019 sono stati spesi 35.000 euro circa in percorsi partecipativi che di partecipativo non hanno assolutamente niente – conclude la capogruppo –. Quali obiettivi sono stati raggiunti? Ci auguriamo che il neo assessore e tutta la giunta, mentre si occupano di posizionamenti, correnti e carriere politiche, trovino il tempo anche di fare le cose che servono per Prato".