
Battistello in prestito Grazie a Noli me tangere rivive la "Madonna" di Pezzati a Villa Cipriani
Un’opera che torna a nuova vita: è la Madonna con Bambino in trono di Pietro Pezzati, che sarà interamente restaurata e tornerà presto ad essere ammirata nella cappella dell’oratorio di Villa Cipriani grazie ad una collaborazione fra il Comune e il Diözesanmuseum di Freising. Quest’ultimo sosterrà la spesa del restauro in cambio del prestito del dipinto Noli me tangere di Battistello Caracciolo, partito alla volta della mostra "Verdammte Lust!" in programma fino al 29 maggio. Pittore di genere e di storia, esponente del Purismo ottocentesco in voga a Prato, Pietro Pezzati fu autore di interventi in palazzo comunale e in cattedrale, prevalentemente di soggetti sacri, tra cui questo dipinto a olio su tela con cornice dorata realizzato nel 1879 per la cappella dell’oratorio di Villa Cipriani (ex podere Le Carra). L’opera si trova ora nel laboratorio di restauro Mariotti Cappelli a Firenze, dove sarà sottoposta a interventi di consolidamento, ripulitura, risanamento e ritensionamento, nonché di riprese, stuccature e integrazioni per le vernici; la cornice verrà depolverizzata, ripulita, consolidata per poi essere ridipinta, stuccata e dorata. Al termine dell’intervento il dipinto sarà fruibile da chiunque all’oratorio di Villa Cipriani, zona di Grignano, non lontano dalla Chiesa di Santa Maria del Soccorso, facente parte del complesso tardo-ottocentesco della Villa edificata dalla famiglia Cipriani, acquisita dal Comune nel 1956.
Il restauro si lega anche alle celebrazioni per l’appena concluso bicentenario dalla nascita dell’erudito pratese Cesare Guasti, che stimava Pietro Pezzati. Un legame ed una storia raccontate anche dalle quarantacinque opere della mostra Gli amici pittori di Cesare Guasti nelle collezioni comunali, visitabile a Palazzo Pretorio fino al 25 di aprile. "L’intervento contribuisce a rinsaldare la memoria di un territorio, che vede in questa opera un simbolo di devozione e di appartenenza", ha detto l’assessore alla cultura Simone Mangani. "È una notizia che mi riempie di gioia. A nome della parrocchia, posso dire che siamo molto felici che si esegua il restauro: chi vive qui è molto legato al dipinto e lo conosce bene, per cui restituirlo a nuova vita è un dono", il commento di don Alessio Santini.