
Chiara Bartalini, storica militante del Movimento 5 Stelle, nel 2020 candidata anche al consiglio regionale, è in corsa per un posto in Parlamento. Il suo nome è stato fra i più votati in Toscana nelle elezioni on line riservate agli attivisti pentastellati. La procedura prevedeva delle auto-candidature, che poi sono state sottoposte al voto di 50.014 iscritti al Movimento (a votare è stato il 37% degli aventi diritto, su un campione potenziale di 133.000 attivisti). Bartalini è arrivata quarta in Toscana alla Camera con 356 preferenze, dietro solo a Luca Migliorino (deputato uscente) con 666 voti, Andrea Quartini (ex vicepresidente dei 5 Stelle in consiglio regionale in Toscana) con 524 preferenze e Stella Sorgente con 489 (ex vicesindaco di Livorno). Questo risultato le è valso il secondo posto in lista nel collegio plurinominale della Camera che comprende anche la provincia di Prato. Davanti a lei come capolista c’è il vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi, inserito dall’ex premier Conte all’interno di una lista blindata.
Una buona notizia per Bartalini perché il numero due del partito è capolista anche nel collegio Toscana 02, e quindi qualora scattassero entrambi i seggi, potrebbe lasciare il posto all’attivista pratese. A completare la lista ci sono in terza posizione Maurizio Gori e in quarta Fiammetta Barbara Tavosanis (i supplenti sono Nicola Maglione e Daniele Ghiotti). Chiaramente le possibilità di elezione di Bartalini dipendono dalle percentuali di voto che il Movimento 5 Stelle sarà in grado di prendere nelle varie province della Toscana. Nel 2018 i grillini fecero un vero e proprio exploit sia in Toscana che nel resto d’Italia, e a Prato grazie al meccanismo dei resti venne ripescata Yana Chiara Ehm, poi confluita nel gruppo misto, e che in provincia non si è praticamente mai più rivista. Al Senato invece è questa la composizione della lista del plurinominale dei 5 Stelle: Ettore Licheri è il capolista, Manuela Bellandi è in seconda posizione e poi a seguire Gianluca Ferrara e Donella Bonciani (i supplenti sono Armand Thierry Kouahou Ngaindjo, Alessandra Rossi, Gian Paolo Zanetti e Cristina Poggi). Oltre a Bartalini alle elezioni interne al Movimento 5 Stelle si erano autocandidati anche altri tre attivisti pratesi. Quello che è andato meglio è stato Andrea Fossi che ha cercato la corsa al Senato.
Le preferenze prese sono state 105, che gli sono valse il quindicesimo posto complessivo, che però non è bastato per entrare in lista, nemmeno fra i supplenti (sono stati presi i primi otto). Paolo Bati, invece, di preferenze ne ha prese 18, chiudendo penultimo nella competizione al Senato. Infine Raffaele Iazzetta che alla Camera ha preso 13 voti.
Stefano De Biase