REDAZIONE PRATO

Quartiere senza banca, firme per riaverla

I residenti di Iolo e Casale chiedono al Comune di garantire almeno uno sportello prelievi. "Disagi inimmaginabili per tanti anziani"

Raccolta firme a Iolo per chiedere l’intervento delle istituzioni (Foto Attalmi)

Prato, 3 agosto 2021 - La frazione di Iolo è rimasta senza banca. E nel quartiere, uno fra i più popolosi con circa 12.000 abitanti e al tempo stesso uno dei più periferici della città, dopo la chiusura della filiale di via XXVII Aprile di Intesa San Paolo, è già partita una raccolta firme per porre rimedio a quella che molti cittadini ritengono una grave mancanza. L’istituto di credito, che aveva una posizione relativamente centrale nel quartiere, era uno fra i più antichi ancora rimasti in città, visto che fu prima sede di Cariprato già dagli anni ‘80, poi divenne Banca Popolare di Vicenza e infine Banca Intesa San Paolo. "La chiusura di quella filiale, avvenuta d’ufficio, senza possibilità alcuna di valutare alternative, ha disposto lo spostamento di tutti i conti alla sede del Macrolotto, in via del Molinuzzo, che però non è facilmente raggiungibile specie per gli anziani del quartiere", spiega Roberto Provenzano, uno dei residenti che per primo si è mosso per promuovere la raccolta firme da sottoporre al sindaco Matteo Biffoni e al presidente del consiglio comunale Gabriele Alberti. "In pochi giorni la petizione ha avuto tantissime adesioni. Il problema è davvero molto sentito. Vogliamo chiedere alle istituzioni di aiutarci in qualche modo. Con questa raccolta firme chiediamo la riapertura di una filiale, o almeno la possibilità di avere a Iolo uno sportello per i servizi, magari aperto non tutti i giorni e con un operatore presente solo su appuntamento o, in ultima analisi, un bancomat che non sia quello delle Poste, per prelievi e versamenti".

In effetti, la filiale di Intesa San Paolo dove sono stati trasferiti i conti correnti degli utenti di Iolo dista qualche chilometro dalla frazione e per raggiungerla bisogna attraversare la tangenziale. "Per chi ha la macchina ed è in grado di guidare tutto sommato non ci sono grossi problemi, al netto di una certa scomodità. Ma i tanti anziani che non guidano sono in grave difficoltà: spostarsi a piedi o in bicicletta è pericoloso, visto che c’è da attraversare una strada ad alto scorrimento e il tratto di strada da fare è abbastanza lungo", insiste Provenzano. "Non ci sono autobus che collegano direttamente Iolo con il Macrolotto, quindi utilizzando i mezzi pubblici si dovrebbe andare verso il centro storico, cambiare autobus e poi tornare verso il Macrolotto. Un percorso che può richiedere anche due ore, quando in realtà si sta parlando di pochi chilometri in linea d’aria". Ad aggravare la situazione c’è da considerare che la filiale di Iolo era diventata il punto di riferimento anche per molti cittadini di Casale, che in precedenza avevano a loro volta visto chiudere la filiale del proprio quartiere.

"Quest’ultima chiusura ha provocato grosse difficoltà aggiuntive anche a Casale, che già era senza banca", commenta il segretario del circolo Pd e presidente del circolo Arci del quartiere, Gianni Esposito. "Ho già ricevuto tantissime lamentele, soprattutto dalle persone più anziane. Quindi sono assolutamente solidale con la raccolta firme e la poteremo avanti anche a Casale, per poi consegnarla a settembre al Comune. Speriamo di arrivare a una soluzione positiva per avere almeno un bancomat".

L.M.