Prato, "Esclusa dal ballo perché sono gay. È il momento di cambiare le regole"

La studentessa del Cicognini aveva chiesto di partecipare con la compagna: "Potevo andarci con un ragazzo ma che senso avrebbe avuto? Terminerò la scuola con un sogno che resterà per sempre nel cassetto"

E' polemica intorno al ballo della scuola del Cicognini

E' polemica intorno al ballo della scuola del Cicognini

Prato, 7 maggio 2022 -  "Sarò al ballo delle debuttanti ma non come avrei voluto. Sarò tra il pubblico per essere vicina a mio fratello". Viola Righini ha 18 anni. Frequenta la quinta liceo al Convitto Cicognini, il suo sogno era quello di chiudere il percorso scolastico delle superiori con il gran ballo di fine anno. Non potrà farlo. Il motivo? Perché avrebbe voluto partecipare con la sua compagna. Vietato dal regolamento: la partecipazione è riservata solo a coppie formate da un uomo e da una donna. "Avrei potuto andare accompagnata da uno studente, ma non avrebbe avuto molto senso per me", spiega Viola che ha un fratello che frequenta lo stesso Convitto.

"Siamo gemelli, lui parteciperà al ballo e io non potrò esserci da protagonista soltanto perché sono gay? Che senso ha questo". Viola non nasconde il suo rammarico per essere stata esclusa dalla tradizionale cerimonia che ogni giugno nelle stanze seicentesche del Convitto chiude l’anno scolastico e in contemporanea il percorso di studi degli studenti delle superiori. Una festa dal sapore antico dove le ragazze indossano l’abito bianco lungo e i cavalieri in scuro accompagnano le dame sulle note dei valzer viennesi. Una serata anacronistica che piace agli studenti. Nel 2016 la preside Giovanna Nunziata ripristinò la tradizione interrotta per cinque anni e da allora il ballo ha sempre avuto un gran successo.

"Quando si è aperta la possibilità di partecipare al ballo ho espresso la mia volontà di esserci", spiega la studentessa. "I rappresentanti di istituto hanno fatto richiesta alla preside di ammettere anche coppie omosessuali. Ci è stato risposto che non sarebbe stato possibile, voglio pensare che non sia stato possibile per adempimenti burocratici e non perché questo avrebbe potuto gettare ombre sul buon nome della scuola".

Coppie di sole donne e soli uomini non sono ammesse dal regolamento approvato dal cda della scuola, organo di nomina ministeriale che supervisiona tutto ciò che avviene all’interno delle stanze centenarie del Convitto. Compreso il ballo delle debuttanti, finanziato in larga parte dal consiglio di amministrazione. "È una battaglia per i diritti che sono felice di aver portato avanti, purtroppo per me non ci sarà più possibilità perché quest’anno terminerò il percorso di studi con un sogno che resterà per sempre nel cassetto", aggiunge Viola. "Sono soddisfatta che quanto ho fatto potrà aiutare studenti in futuro e rispettare i diritti di tutti". La battaglia di Viola Righini è stata sostenuta dai rappresentati di istituto Cosimo Biancalani e Niccolò Sanesi: "Siamo soddisfatti che la dirigente abbia concesso la possibilità di cambiare le regole del ballo delle debuttanti dal prossimo anno, questa scelta è al passo coi tempi oltre che nel ruolo educativo della scuola che deve essere luogo di inclusione". Anche il capogruppo della Lega in consiglio Daniele Spada si è schierato a favore di un cambiamento: "È giusto che ognuno balli con chi vuole, ma quale tradizione".