REDAZIONE PRATO

Bacchereto, sparirà l’ufficio postale

Entro 60 giorni è prevista la chiusura. "Disagi per gli anziani"

Un ufficio postale

Prato, 6 febbraio 2015 - Chiude al pubblico l’ufficio postale di Bacchereto nel comune di Carmignano. La decisione rientra in un piano di ridimensionamento nazionale annunciato da Poste Spa che prevede la chiusura totale o la riduzione di orario (settimanale o, in alcuni casi, per alcuni mesi dell’anno) di mille sportelli totali. La Toscana è la regione più colpita dai tagli annunciati da Poste Italiane, sull’intero territorio nazionale, con un piano che prevede la chiusura parziale o totale di circa 63 uffici postali.

Si è trattato di una decisione comunicata ai sindacati senza grandi margini di discussione o confronto. Grosseto (10 uffici da chiudere, altri 6 con aperture a ridurre), Lucca (rispettivamente 9 e 6), Pisa (11 e 4) e Firenze (8 e 6), Pistoia (9 e 3), sono i territori che avranno la peggio. Il comune di Prato esce praticamente indenne dalla razionalizzazione imposta da Poste Italiane e più in generale tirano un sospiro di sollievo anche gli altri comuni della Provincia pratese ad esclusione, come detto, della frazione di Bacchereto nel comune di Carmignano.

Il tutto dovrebbe andare a regime a breve: mercoledì scorso l’azienda ha comunicato la decisioni ai sindaci, mentre le chiusure diverranno realtà entro 60 giorni. Preoccupati i sindaci toscani a nome dei quali è intervenuta la presidente di Anci Toscana, Sara Biagiotti “A distanza di pochi anni dall’intesa del 2012 che portò ad un piano di razionalizzazione condiviso – afferma Biagiotti - si torna ora a rimettere in discussione la distribuzione sul territorio degli uffici postali, spesso presidi essenziali per tanta parte della popolazione, soprattutto per chi abita lontano dai grandi centri”.

“E’ assurdo inoltre – aggiunge Biagiotti - che i Comuni che si sono uniti o che stanno per farlo siano penalizzati dal piano, secondo una logica che va nella direzione opposta a quella che le fusioni vogliono perseguire”. Come già auspicato da Anci a livello nazionale, anche la Toscana chiede che si possa affrontare al più presto la questione on Poste Spa. “Comprendiamo le ragioni di Poste riguardo il contenimento della spesa – conclude il presidente di Anci Toscana – ma non è accettabile che questo vada a discapito della qualità della vita dei cittadini, in particolare dei più  anziani. Ci sono soluzioni alternative che vanno perseguite e condivise”