"Autoprodurre parte dell’energia Unica soluzione per il distretto"

La parlamentare pratese lancia il progetto per avere comunità energetiche industriali anche a Prato

Comunità energetiche industriali per fare fronte alle stangate sulle bollette della corrente. E’ la proposta avanzata dalla deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, agli imprenditori e alle associazioni di categoria del territorio. Dopo avere partecipato al convegno nazionale sugli strumenti per le pmi e per i consorzi industriali per raggiungere una sorta di autonomia energetica, Mazzetti vuole riportare il medesimo modello anche a Prato. In che modo? Basandosi sull’autoproduzione e sull’autoconsumo di energia, partendo da una o più risorse rinnovabili. "Le bollette che gli imprenditori pratesi pagano da diversi mesi fanno accapponare la pelle e difficilmente saranno sostenibili nel medio e lungo periodo", dice Mazzetti. "La mia idea è quella di fare di Prato il primo caso di distretto produttivo energivoro che autoproduce e autoconsuma parte dell’energia di cui ha bisogno. Ne avevo parlato la scorsa settimana a un convegno nazionale, l’idea è piaciuta a molti pratesi, ma per metterla in pratica occorre un percorso condiviso dalla politica locale e nazionale in sinergia con le categorie economiche e con le aziende". Per rendere realtà le comunità energetiche industriali ci sono dei limiti normativi da superare. "È indispensabile la volontà di fare squadra da parte dei partecipanti per un bene comune", conclude Mazzetti. "La risorsa rinnovabile ha alcuni limiti come l’intermittenza, dunque la necessità di sistemi di accumulo. Non ultimo dobbiamo raccordare tutto questo con il gestore della rete. Come primo passaggio ho indetto per lunedì un momento di confronto alla Camera di Commercio per valutare insieme agli imprenditori locali e ai loro rappresentanti di categoria se e come procedere".