Aumenta la sicurezza. Arriva la corrente alla cassa d’espansione del Santo Stefano

Da tempo mancava una piccola struttura che ora è stata sistemata Resta il "tassello" del sottopasso di Narnali per il collaudo finale. Nuova viabilità e difesa contro le bombe d’acqua pronte a maggio.

Il penultimo tassello per arrivare al completamento della vasca di espansione a protezione dell’ospedale Santo Stefano è stato finalmente sistemato. L’armadietto per l’alloggiamento dei quadri elettrici è stato posizionato dai tecnici dell’Asl Toscana centro ed E-distribuzione (la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica) ha provveduto, come richiesto, ad eseguire l’allacciamento alla rete elettrica. Un passaggio fondamentale per consentire di ’energizzare’ uno dei tre moduli di cui è composta la cassa di espansione per difendere l’area ospedaliera da eventuali allagamenti. In particolare si tratta del completamento del manufatto di regolazione del Vella sul torrente Iolo-Bardena. Nei mesi scorsi, E-distribuzione non aveva potuto eseguire l’allacciamento, in quanto mancava proprio l’ultimo intervento, ovvero l’installazione dell’armadietto per i quadri elettrici. Adesso, l’allacciamento alla rete elettrica c’è, mancanza che è stata messa in risalto dal Movimento 5 Stelle sia sui banchi del Consiglio regionale che su quelli del Consiglio comunale di Prato, a seguito della devastante alluvione del 2 novembre che ha provocato danni ingenti al presidio ospedaliero. I danni sono stati quantificati nell’ordine di 8 milioni di euro; i lavori di ripristino dei locali del sottosuolo sono ancora in corso. Obiettivo dell’ufficio tecnico dell’azienda sanitaria è di restituire a step i vari spazi, partendo dalla consegna dei locali adibiti a spogliatoi per i dipendenti ospedalieri. Tocca all’Asl, dopo che l’allacciamento alla rete elettrica è stato portato a termine, decidere con chi attivare la fornitura elettrica.

Adesso la stessa Asl deve aspettare il completamento degli interventi per la riapertura del sottopasso di via Ciulli, dove saranno installati dei rilevatori per controllare il livello dell’acqua del Vella insieme ad un pannello fotovoltaico che sarà in grado di garantire l’energia sufficiente al funzionamento. Il cantiere al sottopasso ferroviario, rimasto chiuso per 14 anni a seguito della tragica morte di tre donne cinesi affogate nel sottopassaggio allagato, è partito ad inizio febbraio. Lavori strettamente connessi, quelli del sottopasso e della cassa di espansione: il cronoprogramma che lega le due opere parla di una riattivazione completa del sottopasso e quindi anche della vasca di espansione con tanto di collaudo nel mese di maggio. Per quanto riguarda la vasca di espansione, una volta messe a punto le due strutture sui torrenti Vella e Iolo per mettere in sicurezza la rete idrica, si potrà procedere con il collaudo definitivo. Le vasche antistanti la struttura ospedaliera sono state ultimate ormai da tempo. Da una parte la regimazione delle acque e dall’altra la riapertura dell’arteria stradale tra Narnali e Galciana, dopo il collaudo della cassa d’espansione da 18mila metri cubi: un’operazione tanto attesa dai residenti e dai cittadini che frequentano il polo ospedaliero. Inizia il conto alla rovescia per la conclusione dell’intervento, prevista per maggio.

Sara Bessi