Leonardo Biagiotti
Cronaca

Sconti per i nidi: uno su quattro dichiara il falso

Oltre seimila euro di contributi non dovuti, una dichiarazione su quattro irregolare, migliaia di euro di sanzioni

Nella foto d’archivio un asilo nido

Prato, 9 maggio 2015 - Oltre seimila euro di contributi non dovuti, una dichiarazione su quattro irregolare, migliaia di euro di sanzioni. E’ il risultato dei controlli effettuati dal Comune sulle attestazioni di reddito per il calcolo dell’Isee presentate dalle famiglie per ottenere agevolazioni tariffarie per gli asili nido comunali o le richieste di concessione di credito di accesso ai nidi privati convenzionati. Si scende al 20% di dichiarazioni mendaci, invece, per ottenere i buoni della Regione per le scuole d’infanzia paritarie.

I controlli vengono effettuati per legge e riguardano un campione scelto a caso del 10% dell’utenza complessiva. Per quanto riguarda gli asili nido, su un totale di 1.089 famiglie che hanno chiesto i bonus ne sono state controllate 109. Come si legge in una determina di qualche giorno fa, 83 dichiarazioni sono risultate regolari, 11 irregolari, e in questo caso la difformità ha permesso di bloccare i benefici, e 15 invece sono risultate false «per cui – c’è scritto ancora nella determina comunale - deve essere revocato il beneficio conseguito». Nel caso dei nidi comunali il vantaggio economico indebitamente ottenuto è stato di soli 97 euro, mentre nei nidi convenzionati si sale a 4.823 euro per un totale di quasi 14.500 euro di sanzioni. Alcune famiglie hanno pagato subito la multa relativa alla dichiarazione fuorilegge, così hanno ottenuto lo sconto previsto dalle norme portando l’ammontare finale delle multe a 6.254 euro.

Il Comune ha controllato anche le dichiarazioni per il calcolo Isee presentate per i buoni scuola messi a disposizione dalla Regione per le materne paritarie. In questo caso gli assegnatari complessivi erano stati 103 ma la graduatoria non era stata esaurita. Delle 10 posizioni controllate, 8 sono risultate regolari e 2 no. In questo caso, dunque, le dichiarazioni fuorilegge scendono al 20% del totale.

L’amministrazione ha revocato 1.200 euro di bonus riassegnando le risorse in base alla graduatoria valida ed ha elevato 3600 euro di sanzioni per le dichiarazioni irregolari.