
Franco Agostinelli e Giovanni Nerbini
Prato, 25 agosto 2018 - L'inizio di settembre sarà davvero movimentato per la Diocesi di Prato, con tre appuntamenti fondamentali per la Chiesa pratese. Prima il saluto al vescovo Franco Agostinelli, che lascia la cura pastorale del territorio diocesano per andare in pensione, poi l'insediamento del suo successore, Giovanni Nerbini, e il giorno dopo la grande festa della città, quella che è considerata la vera festa patronale: l'8 settembre, la Natività di Maria, per i pratesi la Madonna della Fiera.
Andiamo per ordine: domenica primo settembre alle 17 tutta la chiesa pratese si riunirà in Duomo per salutare (e ringraziare) Franco Agostinelli, che lascia la Diocesi dopo sette anni. Sono momenti che a Prato hanno ancora un significato profondo perché è vero che la città è antica, molto antica, ma qui il vescovo è residente (potremmo dire esclusivo) solo da pochi decenni. Il primo fu l'indimenticato Pietro Fiordelli, dal 1954 al 1991, poi Gastone Simoni fino al 2013 e infine Agostinelli, arrivato in città il 25 novembre 2013, proveniente dalla guida della Diocesi di Grosseto. Nerbini è quindi il quarto vescovo residenziale di Prato. La messa di saluto sarà concelebrata dal clero diocesano e anche da alcuni vescovi toscani amici di Agostinelli. Il coro interparrocchiale sarà diretto dal seminarista Giacomo Aiazzi. Ci saranno le autorità di tutta la provincia ovviamente e al termine ci sarà un momento conviviale organizzato nel chiostro di San Domenico. La messa sarà trasmessa in diretta su Tv Prato.
Sabato 7 settembre il nuovo vescovo Giovanni Nerbini entrerà in Diocesi e sarà accolto da tutti i fedeli (in quel giorno saranno infatti sospese le messe prefestive del pomeriggio). L'ingresso ai confini della città è previsto per le 16,30, alle 17 il saluto delle istituzioni e dei giovani in piazza delle Carceri e poi, in basilica, l'omaggio alla Madonna, il saluto ai malati, agli anziani e il saluto ai rappresentanti delle comunità etniche. Alle 18 il momento clou con la messa solenne prevista all'aperto in piazza del Duomo (solo in caso di maltempo sarà spostata all'interno della cattedrale). L'evento sarà trasmesso in diretta su Tv Prato.
Il giorno dopo una domenica speciale, perché l'8 settembre è la festa di Prato. La prima ostensione del Sacro Cingolo per mano del vescovo Nerbini sarà il culmine di una giornata intensa: alle 10 il solenne pontificale presieduto da monsignor Nerbini e concelebrato dal clero diocesano, alla presenza delle autorità, con l'accompagnamento della Cappella musicale del duomo. Al termine ci sarà l'ostensione per i malati e, a seguire, l’offerta dei ceri alla Madonna del Sacro Cingolo da parte del Comune di Prato. La celebrazione è trasmessa in diretta su Tv Prato.
In serata ci sarà il corteggio storico che si concluderà con l’ostensione della Sacra Cintola, con la reliquia che verrà mostrata per tre volte dal pulpito di Donatello e, all’interno, da quello del Ghirlandaio. La Sacra Cintola resterà esposta alla venerazione dalle 9 alle 12 del 7 settembre e per l’intera giornata dell’8 settembre, giorno in cui si può ottenere l’indulgenza plenaria alle solite condizioni.
Altre messe in duomo alle 7,30, 9 e 19, mentre alle 17 il rosario e i vespri solenni guidati dal Capitolo della cattedrale.