LAURA NATOLI
Cronaca

In casa ha un arsenale: "Arma e munizioni presi sul web illegale". Arrestato, è già libero

Il giovane, 28 anni e incensurato, ieri ha risposto alle domande del gip. Ha comprato la pistola sul deep web da due uomini di Caserta. La Procura aveva chiesto il carcere. Per lui solo l’obbligo di dimora

L’uomo ha detto di aver comprato la pistola sul deep web

Prato, 25 giugno 2023 - Ha deciso di parlare e spiegare dove aveva comprato quell’arma illegale che teneva in casa. E’ comparso di fronte al giudice per l’udienze preliminare il giovane, 28 anni di Carmignano, difeso dall’avvocato Luca Betti, arrestato dai carabinieri della stazione di Carmignano mercoledì scorso inseguito a una perquisizione. "Ho comprato l’arma sul deep web per fare più veloce", ha confessato il giovane di fronte al giudice. Il "deep web" è quella parte di internet "sommersa", nascosta, in cui è possibile navigare in maniera anonima. L’indagato dunque avrebbe acquistato la pistola con il relativo munizionamento su un sito nascosto grazie al contatto avuto con due persone di Caserta. Il motivo? "Per difesa personale", ha sostenuto. Una circostanza che dovrà essere chiarita anche perché il giovane non aveva ricevuto nessuna minaccia o non aveva – almeno così sembra – conti in sospeso con nessuno. Incensurato e disoccupato, negli ultimi tempi aveva fatto qualche colloquio per trovare un altro lavoro. nel frattempo aveva deciso di comprare la pistola per motivi di "difesa personale". I carabinieri sono arrivati a lui tramite una segnalazione e probabilmente tramite indagini proprio sul "deep web".

La Procura ha chiesto la detenzione in carcere per l’indagato. Il gip ha convalidato l’arresto ma ha disposto la sola misura dell’obbligo di dimora a Carmignano, dove è residente con la famiglia.

Durante la perquisizione di mercoledì i militari dell’Arma hanno rinvenuto, occultata in uno zainetto, una pistola scacciacani, priva del tappo rosso, e abilmente modificata in modo tale da renderla idonea a sparare proiettili da 9 millimetri. L’arma è risultata priva di matricola e di ogni elemento distintivo. Inoltre sono stati rinvenuti, sempre nello zainetto, 88 proiettili di cui 10 inseriti nel caricatore dell’arma, pronto all’uso, ed un coltello a serramanico a scatto della lunghezza di 30 centimetri. Ma non solo. Nascosta tra gli indumenti del comodino è stata trovata pure una busta contenente alcune banconote da cinque euro false, probabilmente sempre acquistati sul web illegale.

La scacciacani modificata non è la sola arma rinvenuta dai carabinieri. In un baule c’era una seconda pistola ad aria compressa, sempre senza tappo rosso, e numerosi pallini, un tirapugni e un secondo coltello a serramanico, un imballaggio contenente numerose fotocopie di banconote da 50 euro, nonché due smartphone di cui i carabinieri non hanno escluso la provenienza illecita.

Il 28enne aveva nelle sue disponibilità anche 1.020 euro suddivisi in banconote di vario taglio. La somma è stata ritenuta il provento della cessione o spendita di banconote false. E’ stato tutto sottoposto a sequestro. Adesso l’indagato è accusato di detenzione di arma clandestina, ricettazione, detenzione abusiva di munizioni e detenzione di banconote contraffatte. Un arsenale non da poco che ha spinto la Procura a chiedere il carcere trasformato nel gip nel ben più leggero obbligo di dimora.