Ariete, bella e giovane . Ma Nuti predica umiltà

B2 femminile: la preparazione di un gruppo rinnovato. Le amichevoli

Ariete, bella e giovane . Ma Nuti predica umiltà

Nuti e le sue ragazze durante gli allenamenti

E’ iniziata la preparazione dell’Ariete in vista del prossimo campionato di serie B2 femminile nazionale. A fare il punto sui primi allenamenti è il coach confermato Massimo Nuti. "Il lavoro in palestra sta procedendo molto bene – commenta . Ci stiamo impegnando duramente e le ragazze stanno rispondendo bene. Insomma, sono molto contento di questo inizio di preparazione". Nelle interviste precampionato il tecnico ha sempre parlato di salvezza. Un obiettivo che però sembra più cautelativo che realistico. Anche alla luce della promozione sfiorata lo scorso maggio. "Non è una squadra che può partire per vincere – aggiunge -. Abbiamo portato in prima squadra cinque ragazze del 2006 dall’Under 18, un palleggiatore ed un opposto che, pur provenendo dal Nottolini e quindi da una categoria importante, sono ragazze del 2004 e del 2003 e la Furlan, da Modena, che è anche lei un 2003. Quindi abbiamo una rosa molto giovane, inesperta per alcuni aspetti, e quindi, sulla carta, partiamo per lottare per una buona metà classifica poi vedremo. Questa è comunque una squadra stimolante anche più degli anni passati. Sono tutte ragazze giovani, serene e che lavorano moltissimo". Dando uno sguardo alle amichevoli il 21 settembre ci sarà un torneo contro Omac Stia e Castelfiorentino alla palestra di San Paolo. Sette giorni dopo un altro torneo sempre in casa contro Chianti Volley e Volley Cecina, e il 5 ottobre triangolare a Stia contro Omac e Passione Valdarno. "Un calendario fitto e impegnativo perché abbiamo bisogno di fare amichevoli, amalgamare le ragazze e rodare i meccanismi. E quindi il gioco, la partita, pur amichevole, è fondamentale". Infine lo sguardo al prossimo futuro. "Non siamo la squadra dell’anno passato – conclude -. Abbiamo perso due o tre titolari importanti e quindi non possiamo partire per vincere. Partiamo per competere, per fare bene e crescere ma non possiamo sottoporre queste ragazze ad una pressione che non meritano".

Sdb