
di Monica Bianconi
Quando si dice che l’età è solamente un numero. Niente di più vero. A dimostrarlo è Angelo Tricolo, che di anni ne ha 83 e che detiene un record, piccolo e bello: è il più anziano iscritto alla Scuola comunale di musica Giuseppe Verdi. Angelo è originario di Napoli, ma dal 1968 vive a Prato, è da sempre stato appassionato di musica. "E’ stato per me o naturale iscrivermi allo strumento della chitarra classica – spiega Tricolo – dal momento che ho mantenuto sempre vivo l’interesse ad apprendere cose nuove. Ho avuto cura di non fermarmi all’ascolto, ma di approfondire i meccanismi e le regole della teoria musicale, se pur consapevole dei miei limiti. Ho scelto la chitarra classica – precisa – perché sollecitato dall’esperienza di un laboratorio estivo aperto a tutte le età. Ero incuriosito di verificare le differenze tra il pianoforte e la chitarra". Superato il primo impatto – non senza qualche imbarazzo dovuto alla sua matura età in un contesto frequentato quasi esclusivamente da ragazzi o comunque giovani studenti – Angelo adesso ha come obiettivo quello di impegnarsi e di apprendere con diligenza lo strumento scelto. "Di sicuro non mi spaventa essere il più anziano iscritto alla scuola – commenta –, è anzi motivo di orgoglio, ed è per me stimolante la presenza di tanti giovani che ogni giorno frequentano la scuola".
Dirigente di banca fino alla pensione, Angelo fin da bambino ha coltivato la passione per le note. "L’amore per la musica viene da lontano - ricorda - avendo studiato, per un breve periodo, il mandolino da un’anziana insegnante napoletana. Amo molto la musica napoletana e da qui è iniziato il mio percorso verso la scoperta di questa meravigliosa arte. Di recente mi sono interessato alla tastiera ed al pianoforte, che possiedo, ed i miei generi preferiti sono la musica melodica e classica. Mi piace anche il jazz e seguo con interesse le lezioni dei maestri Alberto Batisti e Stefano Zenni". La musica per Tricolo non è però solo una disciplina da studiare con rigore, ma una cura non solo per l’anima, ma anche per il corpo. "Sono convinto che la musica possa esercitare benefici effetti sulla psiche e su molti aspetti fisiologici – aggiunge –. Ad esempio sul battito cardiaco, respirazione, attività mentale e resistenza fisica, tono dell’umore e riduzione dello stress". L’assunto della vita di Angelo, in sostanza, è quello di non fermarsi mai e cercare di imparare sempre cose nuove, per mantenersi giovani e vivi.
"Ai miei coetanei suggerirei, sulla base della mia modesta esperienza, di coltivare nelle passeggiate l’interesse per le bellezze della natura e per le opere d’arte – dice ancora Tricolo –. Di praticare con leggerezza uno sport, io amo il tennis e la ginnastica, di frequentare ambiti culturali ricreativi stimolanti, e a Prato ce ne sono, come l’Università del Tempo Libero Eliana Monarca, oppuree il Circolo Culturale Anna Fondi - Auser. Di non limitarsi solo a godere dell’ascolto di buona musica ma spaziare con lo studio di uno strumento musicale per approfondire così il percorso tecnico di costruzione di un componimento musicale. Infine – conclude – vorrei citare una frase dello scrittore francese De Vigny: ’Una vita riuscita è un sogno di adolescente realizzato nell’età matura’... Mi sembra perfetta".
Monica Bianconi