REDAZIONE PRATO

Ancora una giornata nera per il pronto soccorso

Purtroppo senza correttivi da mettere in campo il destino dei pazienti in coda al pronto soccorso resta segnato. Ieri è stata un’altra giornata nera per le persone rimaste per ore in attesa di un posto letto. Una giornata di accessi record per il pronto soccorso - sono stati oltre 230 - con una trentina di persone che, come segnalato da Notizie di Prato, dalla mattina si sono trovate costrette su una barella in attesa del ricovero. Il problema del pronto soccorso è in parte collegato alla possibilità dell’ospedale di ricevere pazienti. Mancano posti letto nei reparti e così i malati sono costretti a restare ore nel pronto soccorso con la richiesta di ricovero in mano. Si tratta per lo più di persone anziane che necessitano di assistenza lieve, ma per le quali va cercata una struttura di riferimento. L’ospedale se mai ce ne fosse necessità di conferma, ha mostrato anche ieri tutte le sue criticità con il personale ridotto all’osso che con grande impegno cerca di fare fronte ad una situazione di costante e continua e emergenza. Basta pensare che Prato gestisce il 25% dei pazienti che gravitano negli 8 pronto soccorso dell’Asl Toscana Centro ed è il secondo per accessi dopo Careggi. È sempre più evidente che il Santo Stefano in attesa di ampliamento non riesce a rispondere alla domanda di ricoveri inoltrata dal pronto soccorso ai vari reparti. Oltre alle attese infinite per un posto in corsia ci sono i tempi del pronto soccorso in costante affanno per la mancanza di personale - sotto organico del 25% - e con una costante richiesta da parte dei cittadini che si presentano all’ospedale anche nei casi in cui non ci sarebbe necessità. Ma questo è compito dei medici accertarlo e quindi le attese sono inevitabili.