Ancora polemiche su Bello Figo "Offende le donne e chi lavora"

Sul caso intervengono "Noi moderati", col sottosegretario Silli, e l’onorevole di Forza Italia Mazzetti

Ancora polemiche su Bello Figo  "Offende le donne e chi lavora"

Ancora polemiche su Bello Figo "Offende le donne e chi lavora"

Il concerto del rapper Bello Figo, previsto per il 16 giugno prossimo nel cartellone della seconda edizione del ‘Birra + Festival’, la rassegna in programma fino al 18 giugno nell’area del campo sportivo Chersoni a Iolo, ha innescato una serie di reazioni a catena. Ed era prevedibile che così fosse, dopo che già nel 2017 un concerto del rapper Paul Yeboah, noto appunto come Bello Figo, era stato annullato per i fuochi incrociati scoppiati intorno alla sua esibizione. Dopo il primo attacco arrivato da Italexit e dal Movimento Aurora, che hanno puntato il dito contro i testi delle canzoni del rapper di origini africane giudicandoli offensivi confronti dei cittadini pratesi, è la volta degli esponenti di Noi moderati, il sottosegretario Giorgio Silli, Eva Betti, Mirko Lafranceschina e il dirigente nazionale Simone Spezzano. "La nostra personale indignazione per i testi delle canzoni di Bello Figo che offendono le donne e non solo - commentano - Pur rispettando la libertà di espressione e il diritto ad esibirsi, in questo caso, crediamo fermamente che la libertà non debba diventare anarchia e che l’espressione non possa diventare offesa. Più volte sono stati contestati i suoi testi, inoltre sono state presentate interrogazioni parlamentari di vari partiti, fra i quali Fratelli d’Italia".

Rincara la dose Erica Mazzetti, parlamentare pratese di Forza Italia. "Da liberale non sono per vietare a nessuno di esibirsi, nemmeno a questo rapper, non sono per impedire a nessuno di dire la sua, anche se non richiesta opinione- afferma –- Da cittadina di Prato, città del lavoro, trovo bello il fare l’operaio e l’operaia, trovo ‘figo’ il rendersi autonomi con il lavoro". La parlamentare si chiede che "forse questo rapper non conosce la dignità che deriva dal vero lavoro né la storia della nostra città". Per Mazzetti "questi fenomeni sono il sottoprodotto di anni in cui è mancata una cultura liberale, improntata allo sviluppo e alla crescita. Sta a noi adesso affermare un modello diverso e, non me ne voglia questo rapper, migliore".

Sa.Be.