REDAZIONE PRATO

Ancora caos piscine. Via Roma non riapre, Azzurra all’attacco. E i cittadini protestano

La società contro Comune e gestore: "Non capiamo cosa succede". Dal 1° aprile sospesi i corsi in viale Galilei per fare spazio agli atleti

La foto postata ieri sui social dall'Azzurra

Prato, 28 marzo 2023 - Caos piscine. E’ una situazione da tutti contro tutti quella che si sta vivendo nel mondo del nuoto cittadino. Da un lato ci sono i corsisti della piscina di via Marradi che dal 1° aprile, per un mese e in determinate fasce orarie, dovranno lasciare posto agli atleti dell’Azzurra, dall’altra la stessa società sportiva che va all’attacco del Comune per la mancata riapertura, ieri, della piscina di via Roma. Nel mezzo l’amministrazione comunale che sta tentando di far fronte all’emergenza el nuoto dopo il crollo del pallone di via Roma e l’inagibilità fino a dopo il restyling del vecchio impianto di Iolo.

Ma andiamo con ordine. Il primo fronte di protesta è quello dei corsisti del nuoto di via Marradi. A loro è stato comunicato che "i corsi del martedì e del giovedì sono stati soppressi", senza alternative. "Potevano essere studiate molteplici soluzioni – spiegano alcuni di loro –, l’anno scorso per esempio era stato soppresso solo un turno dei corsi presenti per dare spazio agli atleti, invece stavolta è stata rasa al suolo ogni possibilità". I corsisti se la prendono col Comune, per la mancanza di investimenti preventivi nel settore nuoto, ma anche con la differenza di trattamento rispetto all’Azzurra. "Ci dovrebbe essere l’equilibrio a vigere e invece regna la supremazia di una squadra che forse vale più soldi di alcuni corsisti che devono sentirsi dire di rinunciare a un servizio. E a maggio che succederà? La temperatura esterna sarà gradita alla squadra dei nostri atleti? L’anno scorso ad esempio hanno condiviso l’uso di via Marradi fino alla fine di maggio. Quindi questo disagio per quanto tempo permarrà?".

Se i corsisti sono infuriati, l’Azzurra va invece all’attacco frontale su Comune e gestore degli impianti. "E’ una situazione che ha dell’incredibile – accusano dalla società con un post su Facebook –. Oggi (ieri, ndr) ci è arrivata l’ennesima mail che ci dice che l’acqua non è in temperatura a causa delle piogge di domenica. Non capiamo più cosa sta succedendo, non capiamo come mai l’interlocuzione tra l’amministrazione comunale, gli uffici comunali e il gestore degli impianti non sia mai lineare ma subisca continuamente delle rettifiche che puntualmente vanno ad incidere sugli atleti, gli allenatori e le loro famiglie. Siamo seriamente preoccupati perché non riusciamo più a capire la reale situazione e ci è difficile dare risposte agli atleti".

Ma perché ieri non ha riaperto la piscina di via Roma in assetto estivo? In realtà la struttura è pronta e le caldaie per riscaldare l’acqua sono state messe in moto da venerdì una volta ottenuto il via libera dall’Asl, spiegano dal Comune. Il weekend però non è bastato a portare la temperatura dell’acqua a 28 gradi, bensì a soli 23, ritenuti insufficienti per garantire l’esercizio fisico in acqua. Da qui la decisione di fare tornare gli atleti in vasca solo da domani. L’Azzurra avrebbe invece voluto usare lo stesso la piscina.

"I regolamenti regionali non tengono presente che siamo costretti ad allenarci a marzo all’aperto per la terza volta in otto anni perché è caduta la copertura – concludono dall’Azzurra –. Ma dove è finito il buon senso?".