Anche il Bisenzio vittima d’inciviltà

A Prato torna l'incubo dei sacchi neri abbandonati, questa volta nel fiume Bisenzio. La presenza di rifiuti tessili galleggianti minaccia l'ambiente, evidenziando una grave mancanza di senso civico. La situazione si aggrava con il rischio di inquinamento diffuso.

Anche il Bisenzio vittima d’inciviltà

Anche il Bisenzio vittima d’inciviltà

Torna l’incubo dei sacchi neri. Non solo nei terreni vicino le Cascine di Tavola, nei prati lungo la Declassata, adesso sono spuntati anche nel Bisenzio. Grossi sacchi neri che galleggiano sull’acqua del fiume, adagiati sulle sponde e con stracci che si sono depositati sul fondale del fiume. Definirlo uno scempio è poco. I colori degli scarti tessili spiccano nell’acqua come triste monito di un fenomeno che, purtroppo, non conosce fine.

La segnalazione arriva da un nostro lettore, che ha allegato anche alcune foto a testimoniare "la presenza di diversi sacchi di rifiuti tessili nel fiume Bisenzio, nella zona che da Mezzana va fino al ponte Bailey per andare al centro commerciale i Gigli. Alcuni sacchi sono stati transennati, quindi forse già segnalati, ma altri – osserva il leggore – sono dentro al fiume e si stanno rompendo. Con la corrente il contenuto è sparso ovunque nell‘alveolo e sulle rive".

La mancanza di qualsiasi tipo di senso civico, da parte di chi abbandona i sacchi neri, si traduce in una ferita all’ambiente. Ricordiamo che solo qualche giorno fa un altro lettore ci ha segnalato la triste presenza di una sessantina di sacchi neri in via di Bogaia, nei terreni usati come cassa di espansione sul Torrente Filimortula e in un campo agricolo poco lontano.