
Un’immagine della tremenda alluvione di Bagnolo del 2023
Verde come arma di difesa. Il Comune di Montemurlo accelera la cura del verde pubblico, avviando una nuova fase di manutenzione che vede la sostituzione delle alberature secche con piante più sane e resilienti. Negli spazi verdi più frequentati, come il ’Montemurlo central park’ e il giardino ’Mahatma Gandhi’ di Oste, sono già stati piantati nuovi lecci al posto di quelli che non hanno attecchito, mentre proseguono i controlli degli agronomi per garantire la salute delle piante. Parallelamente, sono in corso gli sfalci dell’erba nei giardini pubblici, lungo i cigli stradali e nelle aree verdi incolte, un’attività fondamentale per mantenere decoro e sicurezza. Secondo il regolamento comunale attuale, datato 2009, i proprietari di terreni in ambito urbano e collinare devono effettuare lo sfalcio almeno due volte l’anno, entro il 30 maggio e il 30 ottobre, pena una sanzione di 160 euro. Ma è proprio questo regolamento a essere al centro di una profonda revisione, la cui introduzione rappresenta la vera novità per Montemurlo. "Il nostro regolamento sul verde necessita di un aggiornamento che tenga conto dei cambiamenti climatici e del rischio idrogeologico, emersi con forza anche dopo l’alluvione dello scorso novembre" spiega l’assessore all’ambiente Alberto Vignoli. Il nuovo regolamento intende stabilire un impegno collettivo, pubblico e privato, per utilizzare il verde come strumento di mitigazione ambientale e di prevenzione del dissesto idrogeologico.
Tra le innovazioni previste, vi saranno indicazioni precise per la gestione del verde pubblico e privato, con particolare attenzione alla conservazione delle attività agro-forestali e all’adozione di piani straordinari di manutenzione del territorio forestale e collinare. L’obiettivo è contrastare efficacemente gli agenti climatici alteranti e proteggere il territorio.
Un passo importante in questa direzione è la partecipazione del Comune al bando regionale sulla Forestazione urbana. "I progetti sono quasi pronti e a breve presenteremo la nostra candidatura alla Regione", annuncia l’assessore Vignoli. L’iniziativa mira a trasformare Montemurlo in una “città spugna”, capace cioè di assorbire e gestire l’acqua piovana in modo naturale, riducendo il rischio idraulico e idrogeologico e contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici. Una nuova visione per Montemurlo, che non solo cura e rinnova il patrimonio verde, ma punta a valorizzarlo come risorsa strategica per la sicurezza e la sostenibilità.