MONICA BIANCONI
Cronaca

Alberi nei giardini privati, l'esperto rassicura: "Tagliare solo quelli instabili"

Pecini, volontario Vab, tranquillizza sulla tenuta delle piante dopo la bomba di vento della scorsa settimana / GRAVSSIMI DANNI: CROLLANO LE MURA DI SAN NICCOLO'

I volontari dell’Unuci al taglio degli alberi che sono stati sradicati dalle aiuole di piazzale Falcone e Borsellino davanti al tribunale foto Attalmiunuci taglio alberi caduti tribunale

Prato, 15 marzo 2015 - "Le persone che hanno alberi in giardino, che hanno resistito alla forza del vento del 5 marzo scorso, possono stare tranquille». Parola di Ulisse Pecini, volontario Vab e titolare della ditta «Arboria», specializzata nella manutenzione del verde pubblico, potature e abbattimento alberi, impegnato in questi giorni nel grande lavoro di ricognizione e manutenzione delle alberature danneggiate dal forte vento della scorsa settimana. «A seguito dell’uragano – spiega Pecini – ho collaborato con il Comune per mettere in sicurezza le situazioni di emergenza. dal momento che sono impegnato nella Vab: proprio il giorno del disastro causato dal maltempo ho lavorato ben 14 ore di fila gratis. Per la parte pubblica, gli alberi che si affacciano sulle strade, sono stati quasi tutti sistemati. In questi giorni stiamo facendo una ricognizione su tutte le essenze arboree e stiamo programmando, a seconda delle priorità rilevate, gli interventi da effettuare. Di recente sono stato contatto da tanti cittadini privati, molti dei quali solo perchè impauriti che le piante dei loro giardini possano cadere». L’esperto, a questo punto, offre dei consigli: «Se siamo di fronte ad una pianta senza rami rotti, le cui radici sono ben ancorate al suolo non ci sono problemi e si deve stare sereni. L’obiettivo, adesso, non dev’essere ora quello di tagliare tutti gli alberi ma solo quelli che ne hanno necessità».

Ooltre 70 chiamate in tre giorni, invece, quelle ricevute da Graziano Marioli, titolare dell’azienda «Gla Garden». «Stiamo lavorando in particolar modo nei condomini – spiega Marioli – in molti casi ci viene chiesto rimuovere totalmente la pianta, altre volte le persone tengono una parte della legna. Il costo medio dello smaltimento completo, per esempio di un pino, si aggira intorno ai 500-600 euro». Una calamità che ha portato un indotto e del lavoro. Ma non solo. «Possiedo anche dei vivai nella zona di Casale – continua Marioli – e il forte vento ha scoperchiato le strutture e sradicato decine di alberi. La tempesta di vento mi ha causato dei sanni molto pesanti che posso quantificare per un totale di circa 35 mila euro».