Signorilità, riservatezza, grande umanità, coraggio imprenditoriale e forte spirito di innovazione: sono questi i ricordi che lascio Marco Capponcelli, scomparso ieri a Firenze. Classe 1941, nato
a Bologna e laureato
in giurisprudenza, Capponcelli è stato fra
la fine degli anni ‘80
e l’inizio degli anni ‘90 ai vertici dell’allora Unione Industriale Pratese: vicepresidente dal 1986 al 1990, fu poi reggente
e infine, nel biennio 1991-1992, presidente dell’associazione. Così
lo ricordano il presidente,
il consiglio di presidenza e tutta Confindustria Toscana Nord.
In precedenza aveva ricoperto altri incarichi, come la presidenza
di Sprint, l’allora partecipata dell’Unione all’innovazione tecnologica e delle comunicazioni.
La sua azienda, Irsa,
era specializzata
nella produzione della seta lavata. Dopo la cessazione dell’attività aziendale, si era trasferito a Parigi dedicandosi alla rappresentanza tessile soprattutto sul mercato francese. Stimato per
la sua grande correttezza come imprenditore
e uomo d’affari, Capponcelli era
un appassionato
e valente pittore.