Addio a Valeria Vannucchi, una vita per l’arte e la città

Addio a Valeria Vannucchi, una vita per l’arte e la città

Addio a Valeria Vannucchi, una vita per l’arte e la città

Valeria Vannucchi parlava con il sorriso. Per tanti anni in Comune si è impegnata con entusiasmo perché tutti potessero avere l’occasione di guardare la bellezza, quella a due passi dalle nostre case. Quanti progetti didattici per i musei, la storia della città, quanti itinerari legati a Filippo Lippi, a Bartolini, a Donatello, alle nostre chiese. Lo ha fatto con tenacia e passione per i bambini delle scuole, ma anche per i pratesi adulti, che per troppo tempo magari distratti dal lavoro, non si erano resi conto di quanto c’era da guardare intorno a loro. Lo ha fatto scontrandosi con le gabbie delle burocrazie, a volte con chi non capiva di cosa era capace, perché non era capace di guardarla. Lo ha fatto senza mai rinunciare a quello in cui credeva, con generosità. È andata in pensione, e ha continuato a fare quello che sapeva: portare il suo sorriso e la sua energia al servizio della bellezza e della città. Era la presidente e il cuore pulsante del Comitato di via Pomeria, che aveva contribuito a fondare; ha lottato per la riapertura del Cassero, organizzato mostre, mercatini, visite guidate, per rendere viva di cose buone quella parte di Prato abbruttita da spaccio e microcriminalità. Valeria se n’è andata in un soffio a 69 anni per un male incurabile. Lascia i figli Federico e Giacomo, la nuora Annalisa, i nipoti Eva e Cosimo, che erano la sua gioia, le sorelle Antonella e Stefania. Chi volesse salutarla può farlo anche oggi alla Pubblica Assistenza di via San Jacopo. Il funerale sarà domani alle 15.30 nella chiesa di San Bartolomeo in piazza Mercatale.

Il sorriso e la passione libera di Valeria sono un esempio e saranno per tante persone una mancanza. I disegni e i pensieri delle centinaia e centinaia di bambini che ha accompagnato nei suoi progetti didattici sono la sua eredità. Quanto era felice di questo.

an. be.