A Prato le migliori pasticcerie della Toscana

Il "Nuovo Mondo" di Sacchetti e Mannori si riconfermano al top. "Siamo conosciuti, ora entrano clienti da tutta Italia e anche dall’estero"

Dopo il cardato c’è un altro prodotto che attrae clienti e visitatori da fuori Prato. La pasticceria, o meglio le due pasticcerie che si sono appena confermate con "3 torte" nella Guida 2023 del Gambero Rosso – "Nuovo Mondo" di Sacchetti e "Mannori" – ormai entrate anche nei radar dei viaggiatori del gusto che si muovono seguendo i consigli degli esperti. Gente che arriva da tutta Italia e anche dall’estero. A dare l’idea di questo fenomeno è lo stesso Paolo Sacchetti: "Da quando è uscita la nuova guida con la riconferma delle tre torte e la descrizione dei miei dolci, ho già ricevuto 80 prenotazioni del Giulebbe, panettone con noci e fichi di Carmignano, per Natale". Il suo locale in via Garibaldi è risultato in assoluto la migliore pasticceria in Toscana (ha il punteggio più alto, 92) e tra le migliori 10 d’Italia. "Nella top ten ci siamo sempre stati – dice Sacchetti – già l’anno scorso eravamo a 92. E come nel 2021, c’è anche Mannori a Prato con tre torte (con 90, ndr). E’ una bella cosa per la città". Prato si candida a pieno titolo a "distretto" del dolce, dunque. In tutta Italia sono 29 le pasticcerie ad aver ricevuto il massimo riconoscimento di tre torte.

Sempre Sacchetti spiega come questa vocazione affondi le radici lontano: "Qui la tradizione è importante con il biscottificio Mattei, un mito da proteggere, poi negli anni del boom c’erano bar-pasticcerie come Betti e Loris. Dopo siamo arrivati Bettazzi, io e Mannori. Abbiamo proposto la pasticceria moderna con successo, devo dire".

Il pasticcere racconta dei suoi inizi: "Ho aperto il negozio nel 1989 proponendo cose che nessun altro faceva. Cose nuove, come i cremini serviti sempre caldi e la pasticceria mignon, sono stato il primo in città. Facevo millefoglie e profiterol espressi, mentre in precedenza, era normale prendere dolci pronti dalle vetrine congelatori. Questa città l’ha capito prima di tutti, basti pensare a ’Prato Dolce Prato’, una bella manifestazione partita anni avanti, ma purtroppo è stata interrotta. Un peccato". Sacchetti è anche il vicepresidente dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, oltre "garante, nominato dall’università Cattolica di Milano, del Consorzio del lievito fresco. Inoltre è tra gli "Artisti del panettone" trasmissione di Sky. "Da qualche anno mi affianca mio figlio Andrea che ha un approccio ancora più moderno. Mi stimola sempre a proporre cose nuove con rispetto dell’ambiente. Crediamo nella stagionalità dei prodotti e nella filiera corta. Il nostro territorio ha infatti, eccellenze anche in cucina come il ristorante Paca appena premiato con un stella Michelin e il Moi Omakase di Preite. Alzando il livello si allarga anche il raggio e arriva gente da fuori Prato. Funziona". "Il connubio – dice Andrea Sacchetti – tra l’esperienza di mio padre e un mio approccio più giovane e fresco porterà il Nuovo Mondo verso il futuro".

Elena Duranti