
Il Pontedera ha disputato un buon girone di ritorno (foto Bongianni/Germogli)
Tornando a puntare i fari sul campionato da poco concluso, erano tre anni che il Pontedera non conquistava più punti nel girone di ritorno che in quello di andata. I granata ci sono riusciti, e questo ha consentito loro di chiudere in 10a posizione e agganciare la settima qualificazione ai play off in dodici anni di Serie C. Anzi, la seconda metà di stagione 2024-25 è stata ai limiti di record. Nelle 19 partite di ritorno gli uomini di Leonardo Menichini hanno conquistato 29 punti, solo uno in meno dei 30 messi insieme nel 2020-21 da Ivan Maraia e che rappresentano il massimo degli ultimi dodici campionati. Che in verità sono undici, perché quello 2019-20 venne interrotto dopo l’ottava partita di ritorno a causa della pandemia e quindi non entra nella statistica. In totale in questo spazio di tempo sono state cinque le volte in cui il Pontedera è riuscito a correre di più dopo il giro di boa. In quattro casi lo sforzo è valso i play off, come accaduto nel 2013-14 (a Lecce), nel 2017-18 (a Viterbo), nel 2020-21 (a Gorgonzola) e quest’anno (a Pesaro), mentre in uno, il 2016-17, è valso la salvezza diretta, classificandosi al 14° posto. Quella è stata anche l’unica stagione che ha visto i granata arrivare a metà campionato nelle ultime cinque posizioni (quintultima). Tranne che nel 2013-14, quando il Pontedera girò in 8a posizione e vi rimase anche al termine del campionato, nelle altre quattro annate il girone di ritorno più redditizio è servito a migliorare pure la posizione di classifica finale. Che ha fatto registrare il gap più ampio proprio quest’anno, guadagnando 5 posizioni, dalla 15a alla 10a, dopo tre anni nei quali i granata chiudevano comunque peggio di come avevano finito la prima parte di torneo.
Lo sprint di quest’anno è stato decisivo per raddrizzare una partenza pericolosamente blanda, che con 19 punti in classifica ha eguagliato il minimo storico del girone di andata, quello del 2016-17 quando i punti raccolti nell’ultimo appuntamento dell’era-Indiani furono gli stessi. Poi la media da 1 punto esatto a partita è salita a 1,53 (incremento di oltre il 50%) dopo il giro di boa, le vittorie sono salite da 5 a 8, i pareggi da 4 a 5 e le sconfitte sono diminuite da 10 a 6. Anche i gol fatti sono leggermente calati, da 28 a 26, ma quelli subiti lo hanno fatto in maniera sensibile, scendendo da 32 a 22. Il maggior equilibrio trovato ha così cancellato quell’aumentare di preoccupazione che aveva iniziato a insinuarsi in maniera importante tra la metà di settembre e la metà di ottobre, quando in 6 giornate, dalla 4a alla 9a, il Pontedera era riuscito a mettere insieme un solo punto, auto condannandosi ad un campionato di rincorsa. Che poi per fortuna – anzi, per la bravura di società, tecnici e giocatori – si è concluso in maniera brillante.
Stefano Lemmi
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