Domanda: "Luciano Barachini, si parla di una imminente ridistribuzione delle quote societarie del Pontedera. Lei che è rimasto in possesso del 15% della precedente gestione che intenzioni ha? Partecipa o lascia?". Risposta: "La filosofia di gestione che ho conosciuto io quando nel 2010 sono entrato nella società, era che non contavano le percentuali di quote. Tutti si contribuiva nella stessa misura. Adesso i soci vogliono cambiare, per cui quando avrò chiaro il progetto che hanno in mente deciderò come muovermi. Di sicuro se cederò le quote vorrò sapere a chi andranno e cosa ne verrà fatto, con l’impegno da chi ne entra in possesso di lasciare con il bilancio in pari quando poi vorrà uscire".
Così si è espresso l’ex presidente granata dell’anno della promozione in C1 (e della vittoria sull’Italia: era il 1994) e questo lascia viva la possibilità che Barachini possa chiudere la sua avventura col Pontedera dopo oltre venti anni di rapporti vissuti tra il ruolo di presidente (1989-2000) e socio (dal 2010 ad oggi). In ogni caso sempre da appassionato tifoso. D’altronde l’attuale dirigenza ha espresso la volontà di far fruttare ogni singola quota in mano ad un parco-soci che ad oggi, partendo dalla porzione più grande alla più piccola, è così composto (con arrotondamento alla prima cifra decimale): Piero Gradassi, che è anche il presidente, che detiene il 15,7% delle quote per un valore di 26.155,50€, Luciano Barachini il 15,0% (valore 25.312,50€), Emilio Montagnani il 14,7% (valore 24.284,25€), Vito Consoloni il 12,5% (valore 21.093,00€), Marcello Pantani il 12,5% (valore 21.093,00€), Valdera Acque srl il 9,5% (valore 16.031,25€), Paolo Pastacaldi il 9,5% (valore 16.030,50€), Simone di Bella il 5,0% (valore 8.437,50€), Stefano Lucchesi il 5,0% (valore 8.437,50€), Stefano Puccioni l’1,1% (valore 1.875,00€). In tutto sono 10 soci. Di questo scenario c’è una fetta che potrebbe essere disponibile per volti nuovi ed è quella che riguarda Barachini, Montagnani e Puccioni, che mettono insieme poco meno del 30% del totale. L’intenzione della dirigenza, come detto, è arrivare a valorizzare in maniera certa l’intero 100%, e ciò potrà avvenire o attraverso una ridistribuzione fra i soci, o alcuni di loro, già in possesso di quote, o con l’ingresso di ulteriori figure, o con entrambe le soluzioni. Non è un mistero che ci siano trattative già in corso per nuovi ingressi. Anzi, una di queste sembrerebbe già conclusa.
Tutto però è tenuto comprensibilmente top secret, almeno fino a quando non sarà stato messo nero su bianco, cosa che dovrà per forza avvenire davanti ad un notaio. I tempi non sono poi così amplissimi, perché tra un mese (il 28 giugno) scade l’iscrizione per il prossimo campionato di serie C e per quella data ci sarà anche bisogno di sottoscrivere la fideiussione che l’anno scorso hanno garantito in quattro: Gradassi, Pantani, Consoloni, e Valdera Acque. Insomma, il lavoro non manca a questo Pontedera….
Stefano Lemmi