Il Pontedera cerca riscatto Ma il calendario non aiuta

Tre trasferte nelle prossime quattro giornate contro avversari blasonati. Solo nel 2017-18 una partenza più complicata. Il diktat? Eliminare gli errori

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"Dobbiamo limare gli errori fino ad eliminarli". E’ stata questa la frase-chiave pronunciata dal capitano Marcos Espeche dopo l’1-1 di domenica con la Vis Pesaro. Sette parole che identificano in maniera inequivocabile quello c’è da fare per cominciare, dopo 4 giornate, a intaccare il margine di crescita del Pontedera e dare un’accelerata a una partenza slow. Nei precedenti 10 tornei disputati tra i professionisti la squadra granata era partita peggio di adesso, in quanto a punti conquistati, solo nella stagione 2017-18, quando mise insieme 2 pareggi e 2 ko e con la vittoria che arrivò soltanto all’ottavo turno.

Come stavolta, ovvero 3 punti messi insieme in 360 minuti di campionato, il Pontedera aveva fatto l’anno prima, il 2016-17, ma in quel caso il bottino arrivò in un’unica gara, condita da tre sconfitte. Scendendo nel dettaglio e andando ad analizzare i 5 gol presi da Siano – che tra la sua bravura e l’aiuto dei pali ne ha evitati almeno altrettanti – e che fanno di quella granata la quinta difesa più vulnerabile del girone dopo Alessandria (8), Montevarchi e Imolese (7), Entella (6), e alla pari con Lucchese e Cesena, avversario da visitare dopodomani, tre, gli ultimi tre, sono arrivati da azioni seguenti a calcio piazzato: il secondo con l’Ancona direttamente dal dischetto del rigore, quello di Lucca da un calcio d’angolo e quello con la Vis Pesaro sulla ribattuta di una punizione. In sostanza, è dal minuto 6 della gara interna con l’Ancona, quindi da 264 minuti, che la squadra di Catalano non prende un gol su azione manovrata degli avversari. Che poi, in realtà, gli altri due, quello di Olbia e il primo con l’Ancona, sono arrivati su conclusioni singole, entrambe scagliate da fuori area e quindi figlie di una situazione estemporanea. Tutte e quattro le reti firmate dal Pontedera sono state invece realizzate dentro l’area di rigore, quale gioioso epilogo di un corale gioco di squadra che rappresenta la confortante base sulla quale costruire le chance per ottenere la prima vittoria. Anche se il calendario ora non è favorevole perché nelle prossime 4 partite i granata ne giocheranno 3 in trasferta e gli avversari sono durissimi. Dopodomani a Cesena, trasferta per la quale si stanno organizzando anche gli ultras della gradinata nord Diego Savelli (che domenica hanno regalato ai tifosi della Vis Pesaro lo striscione con scritto "Vicini al popolo marchigiano"), sabato 1 ottobre ospitano il Siena secondo in classifica nell’anticipo della sesta giornata, domenica 9 ottobre vanno ad Alessandria, ancora a 0 punti ma in netta ripresa (lunedì nel posticipo ha fatto soffrire la Reggiana) e domenica 16 ottobre a Carrara, contro l’attuale capolista a punteggio pieno. Urge veramente eliminare gli errori...

Stefano Lemmi